Ritorna il Monday night allo stadio Erasmo Iacovone. Per la 15^ giornata di serie C girone C il Taranto ospita la Casertana, in una serata prettamente invernale.
Sono poco più di quattromila gli spettatori presenti, da sottolineare l’assenza della tifoseria ospite a cui è stato negato il permesso di seguire la propria squadra nella trasferta pugliese.
Tarda ad arrivare il pubblico locale, complici le basse temperature e la giornata lavorativa.
Quando mancano una ventina di minuti all’inizio dell’incontro il settore di Curva Nord inizia a riempirsi e gli ultras di fede rossoblù iniziano ad intonare i primi cori.
Discorso analogo in gradinata, anche in quel settore fin dai primi momenti dopo il loro ingresso, gli ultras ionici iniziano a scaldare la voce.
Come sempre calorosa l’accoglienza alla compagine rossoblù durante l’ingresso sul terreno di gioco. Nonostante non ci sia il tutto esaurito, la Curva Nord si fa sentire fin da subito.
Il Taranto appare già dalle prime battute meno solido della Casertana e la doccia gelata per i supporter pugliesi arriva al 17’ con gli ospiti che passano in vantaggio. Ma dieci minuti più tardi si riaccendono gli animi sugli spalti: la Casertana resta in dieci.
Il primo tempo trascorre senza nessuna azione degna di nota, con il pubblico locale che continua con il proprio sostegno seppur con un fisiologico calo.
Nella ripresa il Taranto, almeno nei primi minuti, sembra più intraprendente e l’atmosfera si scalda. Riprende sempre più vigore l’incitamento da parte di tutto il pubblico presente ma il tutto ritorna a scemare man mano che passano i minuti.
I gruppi della Curva Nord e della Gradinata procedono incessantemente a sostenere la squadra in campo ma i decibel da parte degli altri spettatori calano sempre di più.
Al termine dell’incontro e di una prestazione anonima, prima del rientro negli spogliatoi, tutti i giocatori e lo staff tecnico sono richiamati sotto la curva nord che palesa tutto il proprio disappunto. Esigono rispetto per i propri colori e soprattutto, per l’ennesima volta, chiedono alla squadra di meritare il loro sostegno.
Testo Fabrizio Giannico
Foto Fabio Mitidieri