Mentre in serie A si infiamma il testa a testa tutto meneghino per assicurarsi il Tricolore, parecchie categorie più in basso il triangolare tra Tau, Figline e Livorno deve decretare chi viene promossa in serie D. Dovessero contare storia e tradizioni le partite non andrebbero neanche giocate o per meglio dire un posto sarebbe automaticamente assegnato ma fortunatamente nel calcio, partendo dal presupposto molto nobile quanto fantasioso che tutto si decide sul terreno di gioco, le sorprese sono frequenti e dal sottoscritto quanto mai apprezzate. Ormai la storia del Leicester e della vittoria della Premier League nella stagione 2015-16 ha fatto storia ed è portata puntualmente alla ribalta quando si tratta di episodi strani ed inaspettati perciò senza dilungarsi troppo sull’argomento, in questo pomeriggio il quotato Livorno deve necessariamente portare rispetto al piccolo Tau Calcio, espressione del paese di Altopascio, provincia di Lucca, quindicimila abitanti ed un’ottima tradizione di calcio giovanile.

Si gioca al Porta Elisa di Lucca, uno stadio che con la categoria dell’Eccellenza ha poco da spartire ed infatti vengono aperte solamente la Curva Ovest, riservata ai tifosi di casa, e la gradinata dove vengono accolti i supporter provenienti da Livorno, mentre in tribuna centrale si contano un centinaio di persone tra addetti ai lavori, dipendenti delle due società e qualche personaggio accreditato.

I tifosi labronici affrontano la trasferta con mezzi privati. Lucca non è militarizzata ma comunque le forze dell’ordine sono presenti in buon numero, un po’ ad indirizzare i tifosi versoi loro settori, un po’ a scongiurare eventuali disordini in un pomeriggio reso particolare dalla data della partita, quel primo maggio che vede sempre un buon movimento di turisti in una città che artisticamente ha sicuramente qualcosa da offrire a chi desidera visitarla. Fila tutto liscio e non potrebbe essere altrimenti, a volerla dirla tutta è la pioggia che cade per buoni tratti dell’incontro a rendere il pomeriggio non propriamente piacevole e a far sì che pic-nic e passeggiate in centro siano rese più difficoltose o comunque inopportune.

Vista l’importanza dell’incontro, le condizioni meteo non fermano i tifosi provenienti da Livorno che infatti giungono a Lucca con ottimi numeri e si fanno sentire fin dal prepartita, caricando la squadra a suon di cori. Poco da evidenziare sul piano coreografico, gli ultras amaranto fanno ampio sfoggio di bandiere e bandieroni che vengono tenuti alti per larghi tratti dell’incontro, per il resto voce e mani si ergono a protagonisti del pomeriggio. La bilancia pesa in tutto e per tutto dalla parte degli amaranto, i dirimpettai accennano a qualche coro, encomiabili per la presenza ed ancor di più per farsi sentire dai propri giocatori ma il duello sugli spalti non c’è e non ci può proprio essere.

Primo tempo che termina a reti inviolate, nella seconda frazione il Livorno dilaga ed anche gli ultras innestano la quinta riuscendo a coinvolgere gran parte del settore e a offrire un bel tifo, caloroso e coinvolgente. Sicuramente il risultato rilassa i presenti che sulle ali dell’entusiasmo possono mettere in cattedra una maggior partecipazione. Cala la pioggia, il sole fa capolino, gli ombrelli vengono riposti e così mani, voce e bandiere vengono messi a disposizione della squadra amaranto, che a fine gara festeggia un’importante vittoria sotto il settore.

La strada per la risalita nelle categorie professionistiche è ancora dura ma questa vittoria mette un bel mattoncino in vista delle ultime sfide della squadra amaranto. Per il Tau la situazione non è compromessa ma ora occorrono un paio di vittorie per non gettare alle ortiche un campionato vissuto da protagonista.

Valerio Poli