Monza-Cremonese 2-1, Coppa Italia Lega Pro 2013/14Dagli ululati alle beghe da cortile il passo è breve: ci manca solo che torni quella imbarazzante mascotte della Chioccia Ferry ed ecco che l’aia è al completo. Che fine ha fatto lo “stile Monza”? Il centro sportivo Monzello non è sempre stata la casa dei tifosi biancorossi nel rispetto degli spazi privati di dirigenti e giocatori?

Mai avremmo immaginato, dopo aver scritto per tanti anni di partite e trattative, di dover perdere tempo per informare i lettori che in una mattina di sabato al Monzello sono stati chiamati i carabinieri perché alcune decine di tifosi hanno violato le “regole condominiali” abbattendo le transenne. Alla faccia del marchio Monza che sarebbe diventato “cool”…

Per chi non mastica le cose di casa Associazione calcio Monza Brianza 1912, una decina di giorni fa il presidente inglese del sodalizio Anthony Armstrong-Emery ha deciso di impedire ai tifosi, perlopiù pensionati, di assistere agli allenamenti della prima squadra dalla gradinata che affianca il campo. Per fare in modo che il provvedimento venisse rispettato ha fatto posizionare delle transenne a una ventina di metri dal terreno di gioco. Naturalmente il divieto ha creato molti malumori tra i frequentatori del centro sportivo, tifosi che la società dovrebbe tenersi stretti. A scatenare il putiferio è stata la decisione dei SAB, gli ultras della Curva Pieri, di recarsi stamattina alle 11 al Monzello “per far vedere la nostra vicinanza alla squadra” alla vigilia dell’importante match casalingo contro la Torres, che potrebbe segnare il destino del club, in bilico tra professionismo e dilettantismo. Agli ultras si sono aggiunti i supporters del Monza Club Libertà, che hanno annunciato di condividere “l’appello fatto dalla Curva Pieri per far sentire il nostro calore ed incoraggiamento alla squadra, che domenica si gioca una partita fondamentale per le sorti del campionato e per il futuro del Calcio Monza”.

Immaginando già quello che sarebbe potuto succedere, dalle stanze di via Ragazzi del ’99 14 è stato diffuso un comunicato in cui si giustificava la limitazione delle aree d’accesso per i tifosi “al fine di equiparare il centro sportivo del club alle strutture delle società più importanti”. Le transenne sono state considerate “misure di sicurezza tali da isolare la squadra da fattori esterni, che potrebbero pregiudicare questa decisiva fase finale della stagione”. Quindi, si legge nella nota, “per garantire tranquillità e concentrazione alla squadra di ‘mister’ Tonino Asta,  il presidente conferma la chiusura del Monzello anche per la rifinitura del sabato mattina. I cancelli verranno aperti alla fine dell’allenamento, quando la squadra potrà incontrare i tifosi”. Insomma, cose se il Monza fosse diventato il Chelsea d’Italia… Ne ha di acqua da passare sotto i ponti del Lambro! Detto questo, la decisione del titolare di una proprietà sulle sue pertinenze va rispettata: se non la si condivide la si contesta senza violare la Legge.

Invece gli ultras hanno abbattuto le transenne per andare a salutare i giocatori… E la società ha ritenuto opportuno telefonare ai carabinieri… Il risultato? Nervosismo a mille con buona pace di chi voleva dare tranquillità ai giocatori… La società non ha diffuso ulteriori comunicati, ma l’hanno fatto sia gli ultras che il Monza Club Libertà. I primi hanno scritto sulla propria pagina Facebook: “Oggi è successo un fatto gravissimo; mai prima d’ora era accaduta una cosa del genere: la squadra tramite Andrea Gasbarroni ci chiama a raccolta e noi rispondiamo andando a trovarli a Monzello; troviamo le porte chiuse come domenica allo stadio coi giocatori evidentemente imbarazzati. La scelta della chiusura non è tecnica, ma societaria: ne abbiamo avuto la certezza; tutte le balle sugli schemi sono state svelate. Noi non ci stiamo ed entriamo: come è sempre stato la squadra ci applaude e ci viene incontro. Noi facciamo cori per loro, ma ‘qualcuno’ chiama i carabinieri. Zero parole, zero commenti. Ci auguriamo che al più presto ‘Army’ cacci quel soggetto che sta facendo il male del Monza. Il Monza è dei tifosi e la passione non si censura né si arresta”. Secondo i beninformati il “soggetto” sarebbe l’amministratore delegato Maurizio Prada.

Anche il Direttivo del Monza Club Libertà ha diffuso un comunicato: “In riferimento a quanto accaduto oggi a Monzello il club, fatto salvo il diritto di proprietà, giudica estremamente inopportuna ed intempestiva la decisione della società di non fare uno strappo alla regola, consentendo ai propri tifosi di assistere alla rifinitura odierna, per spronare la squadra in vista dell’importante partita di domani, decisiva per le sorti della stagione. I tifosi in un progetto sportivo devono essere valore aggiunto; a chi amministra il compito di capirlo e provvedere al riguardo, come dimostrano numerosi casi anche in serie maggiori, non ultimo quello dell’Atalanta, che ha permesso proprio oggi a ben mille supporters di assistere all’allenamento per incitare i giocatori alla conquista dell’Europa League. Altresì speriamo che a breve vengano appianate le incomprensioni tra le parti, se non altro per il bene comune del nostro (di tutti) Calcio Monza”.

Fatto sta che il Monza sembra uno di quei partiti politici che più diventa piccolo e più si dilania al proprio interno. Ormai siamo al tutti contro tutti, anche dentro le stanze di via Ragazzi del ’99…

[Fonte: MB News]