Siamo alle battute finali di questa stagione regolare 2014-2015 e quest’oggi mi trovo nelle vicinanze di Firenze, più precisamente a Prato, ma non ditelo troppo forte perché, purché vicine, le due città sono divise da una rivalità che si perde nella notte dei tempi e non solo per motivi calcistici. Comunque, tornando a noi, questa domenica seguo la partita tra il Prato, che si trova in zona play out ed in lotta per salvarsi, e la capolista Teramo che ha ben 7 punti di vantaggio dall’Ascoli secondo in classifica, quando mancano 4 giornate al termine.

Il “Diavolo” in questa trasferta è seguito da oltre 700 tifosi, che riempiono interamente il settore ospiti, oltre ad una manciata di tifosi che si accomoderà in tribuna.

Gli ultras di casa saranno un centinaio scarso e prenderanno posto nella tribuna grande, proprio al centro del settore e, seppur in pochi, saranno autori di un tifo continuo, fatto di diversi battimani e mani alzate, oltre al quasi continuo sventolio di due bandieroni. Qualche piccola pausa sul finire della prima frazione, ma per il resto tifo abbastanza continuo ed al fischio finale applaudiranno la squadra per questa importante vittoria contro la capoclassifica.

Passando ai teramani, come detto, per loro è una trasferta storica e si presenteranno in più di 700, con tre pullman oltre a vari Transit e macchine private. All’ingresso delle squadre in campo i biancorossi fanno una bella coreografia, esponendo un bandierone al centro e sventolando delle bandierine rosse ai lati, mentre in balconata verrà esposto il seguente striscione: “TUTTI UNITI NON AVREMO LIMITI”.

Durante la gara gli abruzzesi faranno un bel tifo, tanti battimani e mani alzate, con alti picchi d’intensità corale quando canterà tutto il settore. Alla mezzora della seconda frazione, con la loro squadra sotto di una rete, effettueranno una bella sciarpata ed esporranno uno striscione per un ultras perugino scomparso, messaggio che trova la solidarietà e l’applauso anche degli ultras di casa. Al triplice fischio finale, nonostante la sconfitta, chiamano per ben due volte la squadra sotto al settore, per incitarla e spronarla a non mollare visto che l’ Ascoli, vincendo, ha ridotto a 4 punti il suo gap con tre giornate alla fine del campionato.

Marco Gasparri.