teramo_stadioDal solito giornaliero monitoraggio dei quotidiani locali, leggiamo, attraverso le pagine online di “City Rumors” per la precisione, di una rissa avvenuta in una discoteca del Teramano, un grande classico della prosecuzione delle rivalità calcistiche.

A fine serata, stando alle ricostruzioni della polizia riportate a mezzo stampa, due ragazzi teramani poco più che ventenni individuano un paio di loro coetanei, riconoscendone la provenienza dall’odiata Giulianova. Da qui partono gli sfottò e dal classico “pesciaroli”, in un attimo si degenera in colluttazione vera e propria. Alcune chiamate al 113 pongono fine al corpo a corpo, in cui sono volate anche alcune cinghiate. I due teramani ovviamente fanno perdere le loro tracce per non incorrere nel fermo, mentre i due ragazzi di Giulianova vengono ricoverati in ospedale con una prognosi di 25 giorni. Da testimonianze di alcuni presenti, la Digos risale comunque ai due, riconoscendoli come tifosi della locale squadra biancorossa. Gli stessi sono stati ovviamente denunciati per lesioni personali aggravate, e fin qua si può anche capire, oltre che per porto ingiustificato di armi, e visto che le cosiddette “armi” erano niente altro che delle cinghie, non si capisce il senso di questo capo d’imputazione: cosa devono fare, andare in giro tenendosi i pantaloni con due mani per non essere sanzioni dal Braccio Svelto della Legge? In ogni caso, già che non se ne siano usciti fuori con un daspo è un buon risultato, visto che in tante circostanze simili ci si è ritrovati spesso di fronte a provvedimenti di tal genere se non, in alternativa, di fronte a fogli di via e restrizioni territoriali di vario e delirante tipo. L’opinione pubblica ancora non s’è accanita a chiedere di chiudere tutte le discoteche per discriminazione territoriale? Ironia a parte, sulla dinamica ci limitiamo a riportare quanto apparso a mezzo stampa, che poi è grosso modo la versione fornita dalla polizia, quindi di terzi che agli stessi non erano presenti: in casi di questo tipo, ci sembra superfluo sottolinearlo, distinguere aggrediti, aggressori e la stessa dinamica dei fatti, è esercizio alquanto arduo che solo i presenti possono permettersi. Un episodio violento però, può succedere allo stadio come in discoteca o come ad un incrocio per una mancata precedenza, e se i coinvolti siano tifosi di calcio è un dettaglio anche trascurabile, visto che in Italia la stragrande maggioranza della gente lo è. Strumentalizzare certe cose è davvero indegno di chi si dichiara al servizio della verità come i giornalisti (e non parliamo del caso specifico, visto che l’articolo di “City Rumors” è neutro ed equilibrato), farsi strumentalizzare è ancora peggio per quei cittadini che si credono mentalmente liberi e poi anziché pensare col proprio cervello si adagiano su questi feroci e banalissimi luoghi comuni. Con queste piccole cessioni si alza bandiera bianca alle dittature striscianti come quelle moderne.

Sport People.

P.S.: Una precisazione ulteriore e doverosa, aggiunta ad articolo già scritto, riguarda il fatto che i due ragazzi non appartenessero in alcun modo al mondo del tifo organizzato. Come più o meno ipotizzavamo anche noi con “se fossero tifosi o di calcio è un dettaglio trascurabile…”.