22-12-2017: Teramo – Mestre 2-0
Serie C Girone B

Prima giornata del girone di ritorno e questo venerdì gioca il girone B della serie C. Decido di seguire il match tra Teramo e Mestre che si disputa la sera alle ore 20:45, curioso di vedere i mestrini per la prima volta in questo nuovo campionato di serie C dopo la promozione dello scorso campionato dalla serie D.

Parto con ben 4 ore di anticipo, ma nel periodo natalizio il raccordo diventa un concentrato di mezzi di trasporto a rendere ancora più intenso il traffico che si somma a quello quotidiano, per cui rimango bloccato più di un’ora nell’arteria principale cittadina. Nonostante la consapevolezza di arrivare tardi decido lo stesso di puntare, senza troppo arrabbiarmi, l’impianto che si trova a Piano d’Accio, anche perché già so di trovare il fido Simone pronto a raccontarmi ogni dettaglio sui minuti che perderò.

Alla fine riesco ad entrare sul rettangolo verde poco dopo il quarto d’ora ed una volta dentro cerco di scovare subito Simone per farmi raccontare i minuti che purtroppo mi sono perso.

Apprendo che i mestrini hanno acceso due – tre torce all’ingresso in campo dei giocatori, mentre i teramani della curva sono entrati poco dopo il fischio d’inizio come loro abitudine. I tifosi teramani della tribuna invece, appena entrati i mestrini, hanno rivolto cori di scherno verso i loro gemellati di Macerata, presenti con la “pezza” CURVA JUST MACERATA.

In seguito avrò modo di vedere con i miei occhi che allo stadio ci saranno scarsi un migliaio di spettatori, con i teramani in curva in numero minore rispetto all’ultima volta in cui avevo avuto occasione di vederli all’opera. Noto che i tifosi presenti in tribuna, quelli raccolti dietro la sigla 1913, sono invece aumentati leggermente a livello numerico, mentre nel settore ospiti prendono posto, precisamente, trentadue tifosi mestrini, con qualche tifoso maceratese, come detto, che è venuto a dar loro manforte. Calcolando la distanza, il giorno lavorativo e l’orario serale possiamo affermare che la trasferta degli arancioneri è molto di più che una semplice presenza.

Nel primo tempo si fanno notare per qualche coro intervallato da pause ed il tifo sarà alquanto discontinuo fino alla mezzora, quando dapprima effettueranno una sciarpata in movimento avanti e indietro accompagnata da un coro, subito dopo faranno la sciarpata classica sventolando in più delle bandierine e alzando uno stendardo. Subito dopo le stesse sciarpe varranno agitate in alto e con l’aiuto del tamburo, sul finale di gara, verranno intensificati i battimani ad accompagnare i cori per un tifo più continuo rispetto al precedente.

Il gruppo dei TERAMO ZEZZA, presente in curva, esporrà sulla vetrata il solo stendardo e nel corso della prima frazione accenderà una torcia. Nonostante il numero ridotto canteranno abbastanza continuamente con piccole pause che si noteranno poco o niente. Tantissimi saranno i battimani, i treni, le braccia alzate ad accompagnare i cori, così come continuo sarà lo sventolio dei due bandieroni. Sul finale della prima parte di gara espongono un lungo striscione per i diffidati con scritta argentata su sfondo nero: “UN ANNO È PASSATO… TIENI DURO DIFFIDATO”; con in più l’accensione di una torcia che poi getteranno in campo.

Nel secondo tempo, passato qualche minuto, i padroni di casa saranno autori di una bellissima torciata: una quindicina di torce che accenderanno una ad una per poi posizionarle a terra singolarmente, e che illumineranno lo striscione per i diffidati mettendolo ancor di più in risalto. Il tifo sarà continuo con i due bandieroni che sventoleranno ininterrottamente per tutta la gara, inoltre esulteranno al diciottesimo minuto grazie al gol del vantaggio di Caldi e al raddoppio siglato a sette minuti dalla fine.

I tifosi della tribuna in questa seconda frazione, oltre all’esultanza per i gol, canteranno qualche coro compresi quelli contro mestrini e più marcatamente contro Macerata.

Passando ai veneti, in questa seconda parte di gara, a dispetto del risultato saranno più continui a livello corale, effettuando discreti e continui battimani e sventolando sufficientemente il bandierone degli ORANGE INSANITY. Anche loro faranno diversi battimani, con tre ultras arancioneri che tiferanno per tutto il secondo tempo a petto nudo, nonostante le temperature che da queste parti sono molto pungenti.

A fine gara applausi per entrambe le formazioni sotto i rispettivi settori poi, con le squadre tornate negli spogliatoi, ci sarà ancora spazio per qualche coro poco amichevole.

Dato il tempo a disposizione, con Simone ci spostiamo verso lo storico stadio Comunale per una visita di questo vero e proprio tempio, che tanto ha dato al Teramo Calcio ed ai suoi appassionati, sia ultras che semplici tifosi. Ci lasciamo trasportare dal sentimentalismo constatando entrambi che la partita di questa sera si sarebbe potuta disputare anche al Comunale e magari pure qui ci sarebbero stati dei vuoti. Ma forse è meglio così, con la società cambiata e queste regole imposte, la stragrande maggioranza delle volte esagerate, anche il Comunale sarebbe stato snaturato, magari rovinato. Fortunatamente c’è chi si batte per non far cadere nel dimenticatoio o peggio ancora demolire questo pezzo di storia nella città di Teramo.

 

Marco Gasparri