La tredicesima giornata d’andata del girone F del campionato di Serie D, in programma domenica 26 novembre 2023, propone la sfida tra il Termoli e il Chieti. L’incontro si disputa presso lo stadio “Gino Cannarsa” di Termoli, con calcio d’inizio alle ore 14:30.
Termoli è un importante centro molisano, di circa 33.000 abitanti. Questa cittadina, posta sul litorale adriatico, vanta l’unico porto del Molise. Dallo scalo termolese, che ospita una importante flotta peschereccia, salpano i traghetti diretti alle isole Tremiti. Le altre infrastrutture che servono Termoli sono l’autostrada A14 e due linee ferroviarie: l’Adriatica e la Termoli-Campobasso. Quest’ultima si inoltra nell’entroterra seguendo il corso del Biferno.
Alle spalle di Termoli si distende una delle poche pianure della regione, delimitata dai fiumi Trigno e Biferno, rispettivamente a ovest e a sud-est, e dalle prime ondulazioni dell’interno collinare. Il nucleo storico di Termoli, collegato al porto da una particolare scala a chiocciola, occupa uno scenografico promontorio proteso nel mare. Il borgo marinaro è ancora circondato dalle antiche mura ed è ricamato da una fitta trama di vicoli, uno dei quali, detto ‘a rejecelle’, è tra i più stretti d’Italia. I turisti possono ammirare un possente castello e una splendida Cattedrale romanica, nelle cui decorazioni architettoniche si leggono chiare influenze artistiche pugliesi. Nella cripta del Duomo si osservano un bel pavimento musivo e un’epigrafe medievale, che testimonia che qui, nel passato, erano custodite e venerate le spoglie di san Timoteo, il discepolo prediletto di san Paolo.
La nascita e lo sviluppo di Termoli sono legati al suo promontorio, un elemento fisico che risulta di fondamentale importanza in un litorale, come quello adriatico, prevalentemente basso e sabbioso, con pochi ripari per le imbarcazioni. Il centro storico offre numerosi punti panoramici, dai quali, nelle giornate particolarmente nitide, come in questa fredda domenica di novembre, è possibile fotografare i profili innevati di alcuni tra i massicci montuosi più elevati dell’Appennino: la Maiella, il Gran Sasso, la Laga e i Sibillini. Volgendo l’obiettivo in direzione sud-est, si notano, invece, il Gargano e i monti della Daunia, nella Puglia settentrionale. Il profilo della città è completato dai quartieri di più recente formazione, che si sono sviluppati intorno alla stazione ferroviaria, oltre le mura.
Per quanto riguarda l’aspetto calcistico, il Termoli gioca le proprie partite casalinghe presso lo stadio “Cannarsa”. Collocato tra i palazzi del litorale di ponente, è dotato di un manto in erba naturale, di una pista d’atletica, di una tribuna coperta con gradoni giallorossi e di un piccolo settore ospiti, anch’esso munito di copertura. Lo stadio è colorato anche da diversi murales. Tra le gradinate e il mare si innalza soltanto il muro di cinta. L’Adriatico è talmente vicino che gli spettatori possono persino godere della vista della sua distesa cerulea.
Venendo alla cronaca della partita, in campo si affrontano l’ultima e la seconda in graduatoria. Quella tra il Termoli e il Chieti è una sfida caratterizzata dall’amicizia che unisce, da 35 anni, le due tifoserie, che si scambiano vari cori di omaggio durante la gara. I termolesi celebrano questo legame anche con uno striscione. Ai sostenitori abruzzesi, proprio in virtù degli ottimi rapporti tra le due piazze, è riservata la tribuna laterale. I ragazzi della “Guida” e quelli della “Volpi” sostengono le proprie squadre con numerosi cori, accompagnati dal suono del tamburo, e con diversi battimani. Gli ultras giallorossi, all’ingresso in campo dei calciatori, colorano il settore con sciarpe, bandieroni, bandierine e uno stendardo a due aste. Nel corso della ripresa effettuano anche una seconda sciarpata. I teatini eseguono alcune sciarpate, sventolano costantemente un bandierone e tengono sempre alta una bandierina a due aste. In campo la prima frazione di gioco si conclude con uno 0 – 0 privo di particolari emozioni. Nella ripresa il Termoli potrebbe sfruttare la propria superiorità numerica, in seguito all’espulsione di un atleta neroverde, ma il tabellino non subisce variazioni. La partita si conclude con un pareggio a reti bianche, mentre un acceso tramonto colora i candidi picchi della Majella.
Foto di Massimo Laragione