21-10-2017: Ternana – Ascoli 1-1, Serie B.

Per la decima giornata del torneo cadetto torna una classica partita del calcio italiano, quella tra Ternana ed Ascoli, le cui rispettive tifoserie sono divise da una vecchia rivalità, non solo calcistica ma anche politica.

Benché entrambe le squadre veleggino in basse posizioni di classifica, oggi il confronto richiama sugli spalti molta più gente del solito e gli spettatori totali alla fine saranno 5.824 con quasi mille tifosi del “Picchio” presenti nel settore ospiti.

Trovandomi a passare davanti la Curva Est noto che, appeso alla cancellata, c’è uno striscione firmato dal gruppo QUELLI DELLA EST. La dedica è ai loro amici casertani per il ritorno dello storico gruppo guida che aveva deciso di auto-sospendersi lo scorso anno: “BENTORNATI… FEDAYN BRONX”.

I ternani del gruppo CURVA NORD entrano tutti insieme a pochi minuti dal fischio iniziale, mentre gli ascolani entrano poco dopo l’inizio della partita, con qualche tifoso che continua ad arrivare più tardi alla spicciolata.

Il gruppo CURVA EST , seppur non numeroso, prepara una coreografia formata da palloncini con i colori sociali della Ternana, che verranno poi lasciati volare appena le squadre entrano in campo: in basso palloncini verdi e nei due anelli superiori quelli rossi; inoltre sventolano i vari bandieroni a loro disposizione. Curva Nord, molto numerosa quest’oggi, non fa nulla di particolare, sventola solo bandieroni e bandiere.

Nella prima frazione la Nord ternana, dopo un inizio morbido sembra ingranare ed il tifo si farà sentire con una buona intensità. Grazie all’aiuto del tamburo saranno tanti i battimani ad accompagnare i cori, taluni effettuati da tutta la curva. Molto belle le sbandierate ma soprattutto continue, praticamente le bandiere resteranno costantemente alte.

Passando alla Est, che come detto è meno numerosa, il nocciolo centrale tirerà le fila ed un altro gruppetto di tifosi a lato della curva parteciperà di tanto in tanto a supporto del tifo. Cercano di sostenere gli undici in campo come possono, con l’intensità corale che non può essere, ovviamente, sempre alta. Dopo una decina di minuti effettuano una sciarpata, non molto fitta, ma con l’aiuto dei bandieroni e delle bandiere e di qualche palloncino usato in precedenza per la coreografia, risulta molto colorata.

Passando agli ospiti, dopo aver sistemato le varie “pezze” alla balconata del secondo anello, cominciano a tifare in maniera decisa e convinta con una buona intensità, inoltre dopo pochi minuti accendono un fumogeno nero e subito dopo una torcia che lanciano dentro al fossato. Nella prima parte della prima frazione si danno da fare effettuando numerosi battimani a tutto settore. In seguito daranno spazio anche agli stendardi ed alle bandiere colorando ulteriormente il settore.

Nel secondo tempo i marchigiani continuano a sostenere i propri beniamini sempre molto intensamente, aggiungendo allo sventolio di bandiere l’accensione di una torcia, per poi riprendere ad effettuare diversi battimani e poco prima della mezz’ora esultano per il gol del momentaneo vantaggio siglato da Favilli, che va ad esultare sotto il loro settore raggiunto da tutta la squadra. Per il gol accendono un altro fumogeno nero. Nonostante l’illusione della vittoria duri soltanto cinque minuti, continueranno a sostenere l’Ascoli fino alla fine della gara.

In questa seconda parte di gara i ternani, soprattutto la Nord, saranno molto belli da vedere e continueranno a tifare accompagnando i cori con numerosi battimani e sventolando praticamente sempre le bandiere.

Anche la Est in questa seconda parte di gara cercherà di aumentare i decibel della voce anche se non sempre ci riuscirà, ma saranno più numerosi i battimani effettuati e lo sventolio delle bandiere sarà ininterrotto. Al minuto 34’ Montalto riuscirà a siglare il gol del pareggio andando ad esultare sotto la Est, mentre la Nord festeggerà accendendo una torcia.

Il tifo in entrambi i settori proseguirà fino al triplice fischio finale.

Finita la partita i giocatori ascolani andranno a ricevere gli applausi dei propri sostenitori lanciando loro qualche pantaloncino e maglietta. Anche i calciatori rossoverdi andranno ad applaudire e ricevere applausi dapprima sotto la Nord, poi sotto la tribuna ed infine sotto la Est per poi rientrare negli spogliatoi.

Finisce così una partita particolare con diversi cori “rossi contro neri” scambiati tra le curve, a rimarcare la loro identità politica. Me ne vado contento di aver rivisto la tifoseria rossoverde, soprattutto la sponda Nord, in netta crescita dopo anni di problemi sia a livello repressivo che societario che hanno allontanato e raffreddato un ambiente storicamente di gran tradizione.

Marco Gasparri.