24-02-2018: Ternana-Bari 1-2
Serie B

Con le elezioni politiche anche io mi adeguo al clima di par condicio e dato che sabato scorso sono stato a Perugia – Palermo, oggi vedrò l’altra parte dell’Umbria, come amano chiamarla loro, quella rossoverde in un interessante Ternana – Bari.

Scherzi a parte, è da qualche gara che non vengo a Terni, dove la squadra sta passando un pessimo momento: attualmente si trova all’ultimo posto in classifica, a sei punti dalla zona play out, frutto di un solo punto conquistato nelle ultime sei partite e con un doppio cambio in panchina che non è servito praticamente a nulla, nonostante la proprietà sia corsa ai ripari mettendo sotto contratto l’esperto Luigi De Canio che fa il suo esordio proprio nella partita odierna.

Di tutt’altro umore gli ospiti, che si presentano a Terni con due vittorie di fila e con un quarto posto in classifica (seppur a pari punti con il Cittadella) da difendere e magari migliorare.

Il malumore per l’ultimo posto si palesa in molte meno presenze sugli spalti rispetto alle precedenti partite, gli spettatori saranno di poco superiori alle 3.500 unità con inevitabili vuoti. Quasi 500 i tifosi baresi presenti nel settore ospiti che tengono a mano sia lo striscione dei SEGUACI che le “pezze” degli altri gruppi per tutta la durata dell’incontro.

Da qualche anno a questa parte, come risaputo, i tifosi ternani si sono divisi, chi rimanendo in curva Est e chi (la maggior parte vedendo i numeri sulle foto) spostandosi in Nord, tanto da formare due entità ben distinte. Per cui, quando entrano le squadre in campo, la Curva Nord effettuerà una semplice sbandierata con qualche bandiera ed un paio di stendardi, mentre la coreografia della Est sarà più elaborata, con l’esposizione di un mini bandierone con il simbolo delle Fere, l’accensione di fumogeni rosso-verde e lo sventolio di diverse bandiere a rendere più colorata una curva abbastanza vuota, esponendo inoltre uno striscione per una nuova nascita.

Settore ospiti molto colorato grazie allo sventolio dei tre bandieroni, delle bandiere e degli stendardi che saranno sempre in movimento durante tutto l’arco della partita.

Nel primo tempo è la Est ad attirare la mia attenzione con l’esposizione di uno striscione dopo pochi minuti dal calcio d’inizio: “LA VOSTRA REPRESSIONE… NON FERMERA’ LA NOSTRA PASSIONE”, molto probabilmente dovuto agli incontri ravvicinati avvenuti in autostrada tra ultras ternani e viola.

La partita per entrambe le curve si mette subito in salita, visto che il Bari dopo appena tre minuti passa in vantaggio, ma questo non sembra scoraggiare più di tanto la curva Nord, che si prodiga in un tifo molto continuo con numerosi battimani, ma a voler cercare il pelo nell’uovo, non molto colorata.

Il tifo della Est invece non sembra molto in palla, abbastanza frammentato, con pause e cori che si alternano tra loro e con una bassa intensità corale che il più delle volte viene sostituita dal battito del tamburo. Mentre sarà molto colorata per via dello sventolio delle diverse bandiere che indubbiamente regalano una bella visibilità. All’undicesimo minuto vengono ripagati dal gol di Defendi, che sigla la prima rete in questo campionato, senza esultare per rispetto per i cinque anni passati a Bari, ma che non impedirà  al “Liberati” di mostrare tutta la propria gioia. Dopo ciò la Nord continuerà a tifare molto insistentemente ed anche la Est cercherà di migliorarsi progressivamente, ma sempre con qualche pausa di troppo e con pochi battimani effettuati.

Nel secondo tempo la Nord parte sempre molto convinta, effettuando i soliti e numerosi battimani; la Est invece cerca di invertire la rotta migliorando la mediocre prima frazione con una sciarpata. Il colore inoltre sarà sempre garantito dalle numerose bandiere in movimento.

Dopo il gol ospite del definitivo 1-2 la Est cala e mette in risalto le proprie pause, spezzate solo da qualche sporadico coro, seppur le bandiere continueranno a sventolare. La Nord invece cerca di tifare nonostante lo svantaggio, anche se non la prova sul campo non soddisfa e lo sottolineeranno cantando un paio di cori tutti girati spalle al campo. Nei minuti finali, anche loro soffriranno qualche pausa in più rispetto a quanto avvenuto durante la gara.

Passando agli ospiti, sicuramente la loro prova è stata più che positiva: cori continui e senza soste, così come le sbandierate, inoltre decisi e potenti i battimani. Bella l’esultanza al primo gol, dopo appena tre minuti, ma sicuramente di effetto maggiore quella al secondo gol, nella seconda frazione, al minuto sessantatrè grazie alla rete di Marrone che regala la terza vittoria consecutiva.

Di certo entrambe le tifoserie non si sono risparmiate nei cori contro, con i ternani che hanno bersagliato anche i salernitani in quanto gemellati dei biancorossi.

Al triplice fischio finale festa grande nel settore ospiti, con i giocatori ad applaudire sotto il settore per questi tre punti che proiettano il Bari al terzo posto in classifica, gli stessi punti del Palermo, ad appena sei dall’Empoli capolista.

Per i giocatori della Ternana, giunti alla settima sconfitta consecutiva, piovono solo tanti fischi e l’eloquente coro della Nord “giocatori pezzi di merda” fa desistere gli stessi dall’andare a salutare i propri sostenitori. D’altronde come dargli torto, la Ternana è sempre più in fondo alla classifica, staccata di ben quattro punti dal penultimo posto dell’Ascoli e addirittura di nove dalla salvezza diretta.

Marco Gasparri