Dopo la lunga pausa invernale, il calcio professionistico torna in attività. Il girone B della Serie C che fino a fine febbraio disputerà le sue partite al sabato, mi spinge verso Ternana – Fano, partita che rievoca in me ricordi di un’età passata e di un periodo florido per il movimento ultras, difatti l’ultimo precedente al “Liberati” tra le due squadre risale alla stagione 1996/97 con la vittoria dei padroni di casa per 4-3 nell’allora campionato di serie C2, sempre girone B.
Nel presente la realtà è un po’ diversa, con la Ternana ferma al quarto posto in classifica in coabitazione col Ravenna a dieci punti dalla capolista Pordenone, mentre il Fano si trova in piena zona play out al quart’ultimo posto in classifica.
Arrivato in zona stadio, davanti la Est vedo uno striscione di solidarietà per i centri giovanili, mentre ad una rotonda ne viene attaccato un altro a sostegno del “Bocia”, leader della curva Nord di Bergamo.
Inoltre a Terni è una giornata importante perché ritornano gli ultras fanesi con i quali c’è una bella amicizia che dura da ben 28 anni: gli ULTRAS FANO festeggiano in un bar non lontano dall’impianto insieme ai ragazzi della Est che ovviamente fanno gli onori di casa, mentre una delegazione dei PANTHERS si reca nel locale cimitero comunale, insieme ai familiari, per salutare il mai dimenticato ultras rossoverde Michele (CIF) scomparso nel 2014.
I risultati altalenanti della Ternana hanno allontanato diversi tifosi, lo si nota dalle presenze odierne del “Liberati” che si attestano sulle 2.500 unità, comunque in calo solo nei settori meno caldi dello stadio mentre i gruppi, grosso modo, portano gli stessi numeri di sempre.
Nel settore ospiti i primi ad entrare sono i PANTHERS che si posizionano nell’anello più basso, vicino al divisorio, gli ULTRAS FANO arrivano invece a ridosso del calcio d’inizio posizionandosi nell’anello intermedio, nella parte quasi opposta. La situazione tra gruppi, rispetto all’ultima volta che li ho visti in azione nel derby a Fermo, è persino peggiorata: ognuno sta per fatti propri e non cantano nemmeno più cantano gli stessi cori. In questo particolare momento storico, di numeri già di loro non esaltanti, sarebbe forse più opportuno unire le forze anziché disperderle, ma chiaro poi che ogni caso ha le sue specificità, a volte inconciliabili.
Tornando sulla sponda rossoverde, appena le squadre mettono piede in campo la CURVA NORD espone uno striscione, diviso in tre parti, contro gli abusi perpetrati ai danni degli ultras; la Est, come di consueto, sventola i bandieroni.
I PANTHERS per l’occasione effettuano una mini coreografia di bandieroni e bandierine granata. Nel primo tempo sostengono abbastanza bene il Fano, tifando senza soste ed effettuando discreti battimani. Gli ULTRAS FANO sono meno continui nei cori, si fanno vedere per qualche bel battimani, lo sventolio del bandierone, oltre ad un tricolore, mentre al venticinquesimo minuto effettuano una bella sciarpata.
Nel secondo tempo, pur sistemandosi dalla parte della Est, noto un discreto tifo di entrambi i gruppi, più di una volta i PANTHERS riescono a farsi sentire anche dall’altra parte del campo e dopo un quarto d’ora effettuano anche loro una bella e fitta sciarpata, in seconda battuta movimentandola a destra, sinistra, ecc. Alla mezzora anche gli ULTRAS FANO replicano la sciarpata, tutto sommato ben riuscita.
Passando alla Nord di casa, molto bene il primo tempo in cui fa valere i suoi numeri tifando ininterrottamente, belle le sbandierate e tanti i battimani che accompagnano i cori.
La Est si compone di meno persone per cui il tifo risulta molto discontinuo anche se il colore è garantito dai bandieroni. Nella seconda parte di gara, espone uno striscione per una nuova nascita ma, nonostante l’impegno dei lanciacori, risultano troppo discontinui nel tifo vocale.
La Nord prosegue molto bene nel secondo tempo, ma calando nella parte finale di partita. È proprio in pieno recupero che arriva la doccia fredda per la tifoseria delle Fere, con l’atterramento di Scardina da parte di Iannarilli che l’arbitro punisce con la massima punizione realizzata al novantaduesimo da Ferrante.
Al triplice fischio i fanesi festeggiano con la squadra questa importante vittoria, la prima assoluta in dieci incontri ufficiali. Gli ULTRAS salutano i propri giocatori con un’altra sciarpata, mentre i PANTHERS continuano a tifare e farsi sentire.
Tutt’altra la scena dalla parte opposta con i giocatori che vengono insultati appena provano ad avvicinarsi alla Nord, motivo per cui preferiscono prendere la via degli spogliatoi, durante la quale verranno nuovamente insultati al passaggio sotto la Est che, nei suoi cori, individua soprattutto in mister De Canio il colpevole degli scarsi risultati. Non la pensa molto diversamente la società, che in sala stampa comunica il suo esonero.
Testo di Marco Gasparri.
Foto di Marco Gasparri e Marco Barcarotti.