Lascio lo stadio “Manlio Scopigno” di Rieti per dirigermi pochi chilometri più a Nord per seguire un’altra partita di serie C, questa volta del girone B, Ternana – Fermana, che si disputa in notturna alle 20:45 per permettere la diretta su Sportitalia.

Le due compagini al momento stanno disputando un torneo parallelo, distanziate di appena un punto, ma se la Ternana conferma il suo ruolo di protagonista, la Fermana è la grande sorpresa del girone e si trova al quarto posto in piena zona play off (in un paio di occasioni ha avuto anche l’ebbrezza di trovarsi al primo posto).

In meno di quaranta minuti mi trovo nel centro umbro famoso per le acciaierie: come recita un vecchio detto, “a Terni ci sono due cose importanti, le Fere e le acciaierie”. Dato il largo anticipo con cui arrivo, non mi resta che fare un giro intorno allo stadio per ingannare il tempo. Sotto la Curva Est c’è uno striscione per i tragici fatti nella discoteca di Corinaldo: “6 STELLE SOPRA ANCONA”.

Messo piede in campo noto meno gente rispetto all’ultima sfida con il Vicenza: il freddo in notturna è più pungente, ma tutto sommato vedo le due curve più unite, soprattutto la Est sembra essere più compatta rispetto la precedente gara. La Nord invece riceve la visita degli amici tedeschi del Sankt Pauli, una delle prime che a memoria ricordo, con la pezza ULTRÀ FCSP attaccata al centro del loro striscione.

Nel settore ospiti, tornano a distanza di diciotto anni gli ultras fermani, quantificabili in oltre un centinaio di unità, molto colorati con varie bandierine gialloblù e alcuni stendardi delle varie sigle della curva Duomo, tra cui quella degli amici di Recanati, JVSTISSIMA CIVITAS RECINETI, con riportata la figura dell’illustre Giacomo Leopardi ed alcuni dei più rappresentativi monumenti cittadini di sfondo.

Prima dell’ingresso delle squadre viene salutata la piccola Rebecca, sia in campo che sugli spalti della curva Est: Rebecca è una bambina di 14 anni tornata dall’America dopo aver effettuato una delicata operazione per l’asportazione di una massa tumorale. In città appena saputa la notizia della malattia, si è scatenata una vera gara di solidarietà per raccogliere fondi sia per il viaggio che per l’operazione.

Entrate le squadre in campo, entrambe le curve rossoverdi propongono delle coriandolate: verde fluorescente nella Est e bianca nella Nord, mentre nel settore ospiti si continuano a sventolare le bandierine.

Nel primo tempo la Nord ha veramente una marcia in più e sostiene gli undici in campo con cori continui e colorando il settore con bandieroni, bandiere oltre un paio di stendardi che vengono alzati di frequente.

Dalla parte opposta, la Est giova dell’avvicinamento (in senso fisico) tra gruppi che oltre a creare più coesione, aiuta anche a farsi sentire con più intensità, mentre il colore è dato dai bandieroni che vengono sventolati di frequente.

Poco dopo la mezzora Vantaggiato riscalda l’ambiente portando in vantaggio le Fere con una spettacolare rovesciata che gli vale l’applauso di tutto lo stadio. Dopo appena cinque minuti sarà capitan Defendi a replicare chiudendo di fatto la gara e facendo esultare nuovamente il popolo di fede rossoverde.

Nel secondo tempo la Nord proseguirà il proprio tifo sempre in maniera egregia, effettuando un buon numero di battimani e sventolando le bandiere, mentre la Est aprirà la ripresa esponendo un nuovo striscione per le vittime di Corinaldo cercando poi di farsi sentire il più possibile con la voce, accompagnando i cori con dei battimani discontinui.

Molto belle le sbandierate a colorare il settore ed i due tamburi a dare il tempo, che forse si sentono un po’ troppo. Ovviamente ci sono state anche delle pause più o meno lunghe, ma i miglioramenti rispetto le precedenti uscite sono evidenti; seppur ci siano ancora varie cose da migliorare, la strada intrapresa è sicuramente quella giusta.

Parlando degli ultras ospiti e della loro prestazione devo riconoscere un settore abbastanza colorato grazie allo sventolio pressoché continuo di diverse bandierine, per poi effettuare un tifo tutto sommato discreto pur con qualche pausa di contorno, che aumentano dopo i due gol siglati dalla squadra umbra a distanza di cinque minuti l’uno dall’altro.

I marchigiani si fanno notare per qualche battimani non troppo visibile e per qualche coro contro i ternani che prontamente ribattono.

Nel secondo tempo il tifo inevitabilmente cala e sotto di due gol comunque rimane accettabile, seppur discontinuo in non molte fasi di questa seconda frazione, anche se di conseguenza le sbandierate sono minori rispetto alla prima parte di gara.

Nei minuti di recupero viene effettuata la sciarpata, un vero marchio di fabbrica, molto fitta e veramente ben fatta, con le stesse sciarpe che verranno fatte agitare in alto sopra le teste subito dopo.

Al triplice fischio finale saluti ed applausi sia delle rispettive curve che delle squadre sotto i vari settori, con i ternani che salutano i marchigiani con dei cori ostili.

Con questa vittoria la Ternana sale al secondo posto in classifica affiancando la Triestina, a tre punti di distanza dal Pordenone capolista ma con l’importante partita da recuperare in casa con la Sambenedettese, mentre la Fermana scende al sesto posto in coabitazione con il Vicenza, pur ancora in piena zona play off. Cala così il sipario su questa giornata dove ho potuto assistere a ben due partitelle e in ultima istanza lasciatemi fare due ringraziamenti: il primo per il nostro direttore ed il secondo per l’addetto stampa della Ternana, è grazie alla mediazione del primo ed al buonsenso del secondo che ho potuto realizzare questo servizio con relative foto da bordo campo.

Testo di Marco Gasparri.
Foto di Marco Gasparri e Marco Barcarotti.

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