30-09-2017: Ternana – Venezia 2-3, Serie B

A distanza di venti giorni, questo sabato, torno nuovamente a Terni per godermi la partita Ternana – Venezia e vedere da vicino i veneziani tornati di nuovo in serie B a distanza di qualche anno, dopo il fallimento della squadra con la conseguente ripartenza dalla serie D.

Passando davanti ai botteghini e quindi sul piazzale dove c’è anche l’entrata nella curva Est, noto due striscioni appesi alla recinzione firmati Q.D.E.. Il primo è per ricordare una persona che non c’è più: “BARBAROSSA VIVE… NEI NOSTRI CUORI…”; mentre il secondo è per una nascita: “BENVENUTA LUNA…”.

Entro dentro lo stadio e la prima impressione è che ci sia meno pubblico rispetto alla partita contro il Cesena, forse dovuto anche al fatto che la squadra si trovi al terzultimo posto in classifica. Gli spettatori totali difatti saranno poco oltre le quattromila unità, con una settantina di tifosi lagunari presenti nel consueto settore ospiti.

Prima della partita la Curva Est espone uno striscione per ricordare Massimo: “MASSIMO…VIVE”; poi con l’entrata delle squadre in campo entrambe le curve rossoverdi sventoleranno i bandieroni e le bandiere, mentre i veneziani si attarderanno un pochino per sistemare striscioni e stendardi alla balconata, sia superiore che inferiore.

Nel primo tempo sia la Nord che la Est cercheranno di incitare gli undici in campo, ma dopo appena un paio di minuti si troveranno già sotto di un gol, ma cercheranno comunque di non far mancare il supporto alla squadra. Dopo circa cinque minuti dal fischio iniziale la Curva Nord esporrà uno striscione per ricordare il mai dimenticato Spik: “SPIK VIVE”; subito dopo ne espone un altro, diviso in due parti, mi piace pensare sia un pensiero di Spik, a rimarcare come la curva rossoverde non si pieghi al sistema: “NON CI AVRETE MAI COME VOLETE VOI”.

Anche la Est, dopo lo striscione per Massimo, ne espone altri due che riguardano altrettante nascite, il primo per Ludovica, scritto con i colori della Sampdoria, loro amici da una vita, il secondo per Corinne. In seguito il tifo sarà sostenuto, con la Nord molto più colorata rispetto alla partita con il Cesena, che sventolerà praticamente sempre i bandieroni e gli stendardi. Grazie anche ad una discreta compattezza il tifo a tratti avrà una certa intensità.

La Est ovviamente non vuole essere da meno e darà il suo contributo alla causa sventolando continuamente le bandiere. Seppur con qualche pausa, il tifo comunque ci sarà ed entrambe le sponde accompagneranno i cori con dei battimani. Alla mezzora la Nord esporrà nuovamente uno striscione, pure loro per una nascitura: “BENVENUTA LUNA”.

Passando ai veneziani posso dire che a dispetto del numero hanno tifato e si son fatti sentire compattandosi dietro il grande striscione VENEZIAMESTRE 1987. Sicuramente il gol di Zigoni dopo appena due minuti ha facilitato le cose, ma non era semplice farsi sentire dentro uno stadio così dispersivo come il “Liberati”. L’esultanza è stata molto “forte” e subito dopo hanno cantato continuamente con una bella intensità nei cori, quasi sempre accompagnati da tanti battimani effettuati da tutti i presenti.

Nel secondo tempo i lagunari continuano ad incitare la squadra facendosi vedere con discreti battimani e dopo dodici minuti esulteranno di nuovo grazie ad un pasticcio dell’estremo difensore umbro che fa raddoppiare gli arancioneroverdi. Il tifo sulle ali dell’entusiasmo proseguirà facendosi sentire sempre di più. Molto bello sarà il movimento con le braccia ed alla mezzora effettueranno una semplice ma bella sciarpata, con l’esposizione del bandierone Curva Sud sotto il quale, poco dopo, accenderanno una torcia, mentre una seconda verrà lanciata sull’erba dinnanzi a loro.

La delusione si materializza quando in un minuto la Ternana dapprima accorcerà le distanze e poi pareggerà i conti lasciando increduli i tifosi veneziani, che smetteranno di cantare colpo, concedendosi poi alcune pause. In pieno recupero passeranno dalla delusione cocente alla gioia incontenibile per il gol vittoria siglato da Domizzi che farà letteralmente esplodere il settore ospiti, facendolo festeggiare a dismisura fino al fischio finale.

Passando ai padroni di casa, in questa seconda frazione, nonostante il Venezia segni il gol dello 0-2 dopo appena dodici minuti, loro non faranno mai mancare il loro apporto canoro continuando a tifare in entrambe le curve con discreti battimani in Nord e belle sbandierate in ambo i settori. Poco prima della mezzora la Est abbozza una sciarpata, anche se non troppo fitta e nemmeno convinta. Comunque non mollano niente e sventolano ininterrottamente le bandiere, poi sul terreno di gioco avviene quello che nessuno si aspettava, con mister Pochesci che azzecca i cambi giusti: all’ottantatreesimo la squadra segna il gol dell’1-2 con il neo entrato Montalto ed al minuto successivo il gol del pareggio con ancora un nuovo entrato, Varone.

Ovviamente in tutto lo stadio si festeggia molto intensamente i gol segnati dalla squadra rossoverde, soprattutto il secondo, quello del pareggio. Con l’adrenalina a mille, per un pareggio insperato, entrambe le curve incitano la squadra incuranti di quello che sarebbe successo di lì a poco: il gol vittoria ospite in pieno recupero!

Con la delusione stampata addosso, al triplice fischio applaudono lo stesso la squadra, anche se la Nord mette in guardia i propri beniamini con l’aggiunta del coro “Meritiamo di più”. Per i veneziani invece l’esultanza è prolungata e durerà fino al fischio finale, quando continueranno ad esultare con la squadra sotto al settore per questa importante vittoria esterna che fa scalar loro importanti posizioni in classifica.

Testo di Marco Gasparri.
Foto di Marco Gasparri e Marco Barcarotti.

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