Una sorta di spareggio salvezza quello di scena al “Libero Liberati” tra la Ternana e la Virtus Entella. Per una strana alchimia, quest’annata ha visto particolarmente sugli scudi la tifoseria rossoverde, in crescita numerica e qualitativa dopo anni molto difficili: superata la burrascosa era Longarini, i tifosi hanno riposto tutte le loro speranze nella sopraggiunta dirigenza capitanata dal gruppo Unicusano. L’imprenditore livornese Bandecchi ha potuto incassare un doppio credito di fiducia, anche in virtù della mossa non proprio ortodossa di cambiare la denominazione sociale in Ternana Unicusano. Nonostante tutto la piazza ha concesso ogni beneficio ai nuovi soci e alla nuova squadra da loro allestita, ma la pazienza ormai sembra essere giunta al colmo e sia Curva Nord che Curva Est non stanno facendo nulla per nascondere il proprio malcontento, fermo restando il sostegno alle Fere e la lotta al raggiungimento dell’obiettivo salvezza, pur se dalle sembianze sempre più utopiche.

Dall’altra parte una Virtus Entella che, nella propria dimensione di piccola provinciale, trova la sua forza, sfruttando caparbietà e coraggio. Al seguito l’altrettanto piccolo ma immancabile drappello di tifosi in rappresentanza della “Gradinata Sud Chiavari”, seppur anche loro con la pezza capovolta in segno di protesta.

In campo la Ternana ce la mette tutta per sfruttare questo ghiotto turno interno, ma a tempo quasi scaduto, dopo aver colpito più volte i legni della porta avversaria, si vede infliggere una mortificante rete dal ligure La Mantia. Ternana sempre all’ultimo posto in classifica, mentre la Virtus Entella lascia i posti che costerebbero la retrocessione diretta per agguantare la zona playout.

Foto di Marco Barcarotti.