Gli input che mi spingono a seguire la gara di oggi sono sostanzialmente due, l’occasione di vedere all’opera degli amici che militano nelle squadra di casa e l’occasione di rivedere la tifoserie ospite, che mi impressionò molto nella gara dello scorso campionato.

Il “S. Ancona” di Pezze di Greco, frazione popolosa del Comune di Fasano, ospita il big match tra il Pezze ed il Polimnia, squadra di Polignano a Mare, appaiate in testa alla classifica a cinque gare dalla fine del campionato. Se per gli ospiti la promozione può essere un rilancio per la risalita nei campionati di un certo spessore a livello regionale (due anni fa militava in Eccellenza e rinunciò all’iscrizione nonostante la salvezza raggiunta), per la squadra di casa sarebbe un ritorno agli antichi splendori, visto che negli anni ’90, dopo un solo anno di militanza nel campionato di Promozione ed una salvezza raggiunta a fine campionato, il presidente Zizzi vendette il titolo al Monopoli, in quel momento senza squadra dopo l’abbandono del presidente Bellomo.

Il Pezze, allenato dalla bandiera ed ex bomber del Fasano Vittorio Insanguine, partito senza ambizioni di primato si trova in testa alla classifica, sciorinando un ottimo gioco e mettendo in luce parecchi ragazzi autoctoni. Il Polimnia invece, seppur partito con i favori del pronostico, da dicembre naviga in cattive acque a livello societario, visto il disimpegno di alcuni dirigenti e con la sopravvivenza organizzativa e logistica (rimborsi benzina, trasferte, lavanderia, ecc.) garantita solo grazie all’impegno di alcuni sponsor.

Prima della gara un’autobotte bagna il campo di terra battuta affinché, oltre ad ammorbidire il terreno, il forte vento non causi disagi ai calciatori in campo. Contemporaneamente l’arbitro, il signor Gabriele Totaro di Lecce, esegue il riscaldamento e noto (avevo dimenticato che siamo in Prima categoria…) che non ha collaboratori di linea, quasi presagendo cosa sarebbe accaduto di lì a poco ed interrogandomi su come potesse dirigere un incontro di tale portata senza i segnalinee, difatti le difficoltà saranno immani.

Capitolo tifoserie: se per la squadra di casa sapevo a cosa andavo incontro, in quanto mai a Pezze di Greco c’è stato un movimento ultras degno di tal nome, ma solo un manipolo di ragazzini che segue nei momenti di entusiasmo, devo dire che gli ospiti mi hanno deluso profondamente: lunghe pause, cori addirittura contro la inesistente tifoseria di casa e un netto calo rispetto la scorsa stagione quando, seppur sotto di tre reti a zero, cantarono incessantemente e non cedettero alle provocazioni dei tifosi di casa, pur distanti pochi metri da loro. Oggi i ragazzi di Polignano si fanno notare solo ed esclusivamente per l’esplosione di cinque bombe carta, alcuni fumogeni e lo sventolio di due bandiere. Prestazione ben al di sotto delle proprie capacità, motivo principale per il quale oggi mi trovavo qui.

La gara offre spunti parecchio interessanti, soprattutto a fine gara. Nel mezzo: goal del Polimnia con l’unico tiro in porta e che risulterà poi decisivo, tre goal annullati al Pezze, miracoli dell’estremo difensore ospite Lorenzo Fortunato e rete prima annullata al Pezze per fallo subito dagli stessi giocatori Pezzaioli al limite dell’area, poi assegnata tra le proteste da parte dei giocatori di casa, poi nuovamente annullata quando gli ospiti fanno notare all’arbitro che la rete è stata segnata a gioco fermo a causa del suo fischio. La giacchetta nera va in confusione e non capisce più nulla, così, con i nervi a fior di pelle, fa calciare la punizione e subito dopo decreta la fine delle ostilità.
A questo punto, apriti cielo: l’arbitro viene circondato da quasi tutta la rosa di casa, piovono espulsioni (alla fine se ne conteranno ben quattro), il commissario di campo fatica a contenere la furia biancorossa mentre in campo vola di tutto. Ci sono anche delle invasioni, faticosamente il direttore di gioco riesce a raggiungere gli spogliatoi grazie ad un inserviente ed un calciatore di casa, mentre i calciatori ospiti festeggiano con i loro tifosi nel settore a loro riservato.

Successivamente alla bagarre, i calciatori delle due squadre stanno guadagnando gli spogliatoi quando scatta un battibecco tra il portiere ospite ed il mister di casa: Fortunato ed Insanguine sono entrambi di Monopoli e deduco che ci sai una vecchia acredine tra i due, nonostante l’enorme differenza anagrafica. È la scintilla che fa scoppiare la rissa tra molti calciatori delle due formazioni, ora ad invadere il campo sono i tifosi ospiti, intervenuti a difendere i propri beniamini e soprattutto il loro portiere. I dirigenti ospiti chiedono a gran voce l’intervento delle forze dell’ordine (presenti cinque carabinieri e due vigili urbani) i quali non se ne curano e fanno scatenare gli istinti primordiali di tutti i protagonisti. L’idea che mi sono fatto dopo questa domenica è sempre la solita: colpiranno a casaccio come spesso accade, anche magari chi non c’entra, solo per giustificare la loro presenza in quella domenica e fare il paio con Pezze-Fasano della scorsa stagione, quando la tifoserie ospite fu falcidiata da ben 6 Daspo senza avere fatto nulla.

Davide Carparelli.