Per la 12esima giornata di campionato, i rossoneri sono impegnati sul campo dell’altra Virtus del torneo: l’Entella, società calcistica con sede nella città di Chiavari. Dopo l’esordio stagionale a Catania, per il nostro manipolo si tratta della seconda uscita di rappresentanza, anche questa non proprio dietro l’angolo di casa, dato che dalla città ligure ci separano poco meno di 700 km.
Sveglia mattutina, dunque, e partenza fissata altrettanto sul presto. Cinque i ragazzi del gruppo che si prendono l’onere e l’onore di portare alti i colori di Lanciano fuori dalle mura, e di farlo senza abbassare la testa ai nuovi strumenti che limitano anche le più elementari libertà. A bordo della solita utilitaria, la nostra crew varca l’ingresso del casello intorno alle 06:20 del sabato. Tra le diverse alternative possibili, preferiamo percorrere l’autostrada in direzione Roma e poi proseguire verso Firenze per raggiungere la Liguria. Durante il viaggio d’andata, le soste che effettueremo saranno in totale quattro: da menzionare sicuramente la terza, nell’area di servizio “Badia al Pino”, luogo dove l’11 Novembre 2007 (per mano di tale rappresentante dello Stato, Luigi Spaccarotella) perse la vita l’ultras laziale Gabriele Sandri. Tante le sensazioni che il posto ci suscita e ancora troppi gli interrogativi e le riflessioni che si ripropongono. Ci soffermiamo qualche minuto davanti alla pietra scolpita in sua memoria per esprimere un nostro pensiero e ne approfittiamo pure per apporre due adesivi marchiati F.N.T. (che ad oggi mancavano tra i numerosi presenti). In seguito all’ultima fermata compiuta, notiamo di essere in ritardo (seppur in modo non estremamente eccessivo) sulla tabella di marcia, ragion per cui procederemo piuttosto speditamente verso il casello di Lavagna, località situata nelle immediate vicinanze di Chiavari. All’uscita seguiamo i cartelli che ci indicano lo stadio (almeno quelli, stavolta, sembrano esserci!), ma, causa qualche distrazione di troppo, li perdiamo sfortunatamente di vista. Insomma, con la nostra auto percorreremo dell’altra strada, prolungando ulteriormente i tempi di arrivo.
A circa 25 minuti dal fischio d’inizio, riusciamo a trovare finalmente parcheggio nell’area di pertinenza dell’impianto sportivo destinata alla tifoseria ospite. Ci accorgiamo che i botteghini presenti sono aperti, per cui esprimiamo ripetutamente la nostra volontà di acquistare il biglietto, benché sprovvisti della maledetta tessera del tifoso. L’addetto che abbiamo di fronte ci risponde che, essendo lui tenuto ad emettere i tagliandi di accesso in obbligato abbinamento con la “Card” in questione, non può procedere alla stampa degli stessi. Dagli stewards viene, allora, contattato il funzionario di polizia di turno (al momento non presente fisicamente sul posto) che, informato della situazione, decide di raggiungerci di persona. Egli, assicuratosi del solo fatto che nessuno di noi avesse provvedimenti Daspo in corso, dà stranamente il suo consenso a farci entrare. L’addetto al botteghino si adegua, perciò, a quanto disposto e, alla semplice consegna dei nostri documenti d’identità, ci stampa i biglietti che ritiriamo all’esorbitante cifra di 15 Euro a testa (…visti i tempi, una vera mazzata!). A meno di 10 minuti dalla fine della prima frazione di gioco, superiamo di conseguenza i tornelli.
I lancianesi all’interno del Settore Ospiti del “Comunale” risulteranno attorno alle 70 unità, tra cui, oltre ai “Curva Sud”, anche vari club e diversi tifosi provenienti direttamente dal Nord Italia. Cerchiamo, innanzitutto, di darci una compattata e poi partiamo con cori secchi. Appena il tempo di scandire il “Forza vecchio cuore rossonero” che l’arbitro manda tutti negli spogliatoi. Tanto per cambiare una meritata birra ci terrà compagnia durante l’intervallo e ci schiarirà meglio la voce che servirà per incitare la squadra nella ripresa. Col punteggio fermo sullo 0- 0, effettuiamo principalmente cori a ripetere a sostegno della maglia, alternati da qualche altro di scherno al sistema. Scelta che si rivelerà azzeccata dato che, in alcuni tratti specialmente, ci sentiremo con una certa consistenza (aiutati, per la verità, anche dalla bassa prestazione canora offerta dai padroni di casa). Nonostante qualche pausa di troppo, il nostro zoccolo duro potrà affermare, ancora una volta, di aver supportato dignitosamente il proprio sodalizio. Per la cronaca, il match terminerà a reti inviolate, con il Lanciano che guadagnerà un altro importante punto in classifica. Terminata l’inutile attesa nella zona di prefiltraggio, ci rimettiamo di nuovo alla guida. Prima tappa al distributore di benzina (ottimo l’Euro 1,52 al litro!) e, successivamente, ad un supermarket appena fuori città per rifornimento cibo e bevande (che in Autogrill avremmo acquistato a prezzi spropositati!).
Il viaggio di ritorno procederà tutto secondo programma, ripercorrendo al contrario lo stesso itinerario dell’andata. Da sottolineare la telefonata di condoglianze ai ragazzi della Sud di Montevarchi, purtroppo colpiti in settimana dalla grave perdita di un noto esponente del tifo locale (con il quale anche noi abbiamo avuto il piacere di condividere serate e gradinate). CIAO PAOLINO, FRATELLO MONTEVARCHINO!
A notte fonda (verso le 03:30 di domenica) facciamo rientro a casa, lasciandoci, soddisfatti, alle spalle il ricordo di un’altra intensa, lunga ma coinvolgente trasferta…dal peso di 1.387 km. Tdt GAME OVER!!!
Frentani non tesserati