Ritorno a vedere la Ovest a tre anni di distanza. All’epoca il Potenza militava in Eccellenza ed era costretto, per l’ennesima volta, a ripartire dal basso.

Scorrono le stagioni ma fede e amore per quella maglia sono immutati. Gli anni passano ma i presidenti chiamati a ridare lustro alla gloriosa casacca rossoblù sembrano dimenticare l’importanza che ha la propria squadra di calcio per l’intera comunità potentina.

Come nella commedia di Oscar Wilde, le attuali vicissitudini societarie che stanno investendo il Potenza Calcio assumono contorni grotteschi. I presidenti non hanno pienamente colto l’importanza che ha il leone per la Curva Ovest, una curva fedele e passionale, mai doma e sempre al fianco dei propri colori, nonostante tutto e tutti. Una curva che chiede solo impegno e onestà.

Oggi, a Ciampino, sono saliti quasi 100 lucani (nel caso della colonna Milanese sarebbe più corretto dire scendere), sostenendo la propria squadra per 90 minuti, senza mollare un centimetro e venendo ripagati con un’importante vittoria. Non mancano cori contro l’attuale dirigenza e di “affetto” nei confronti dei cugini materani.

Capitolo padroni di casa.

Il Ciampino non ha un seguito, e lo stadio è “affollato” prevalentemente da parenti e dirigenti. Da segnalare che nel corso del match in più occasioni aerei, di linea secondo alcuni, militari per i complottisti, hanno sorvolato l’impianto di gioco. Non sono state sganciate bombe, tantomeno si sono visti desaparecidos “cadere” dai cieli romani. In periodo dove gli ultras vengono accusati di tutto almeno questa è una buona notizia.