Sinceramente ci si aspettava che le la prefettura e la questura avrebbero vietato la trasferta degli Imperiesi in quel di Albenga in occasione di questo derby di Coppa Italia di Eccellenza, vista la forte rivalità che intercorre tra le due tifoserie.  Fortunatamente, però, è prevalso il buon senso e nessun assurdo divieto è stato diramato dalle istituzioni preposte, dando quindi la possibilità agli Ultras nerazzurri di poter raggiungere la città ingauna al seguito della propria squadra e soprattutto al sottoscritto di assistere ad una sfida sugli spalti davvero niente male.

C’è grande attesa per questa partita. Come detto tra le due tifoserie c’è una fortissima rivalità e a rimarcare questo fattore in gradinata, assieme agli ultras dell’Albenga, sono presenti anche i gemellati di Sanremo.

Prima dell’inizio dell’incontro, come di consueto, la squadra ingauna si reca sotto il settore dei propri sostenitori per ringraziarli della loro presenza e del supporto che sono venuti a dar loro nei novanta minuti che stanno per iniziare. Scene molto belle, che ormai, però, si possono vedere solo e unicamente in categorie come queste. Almeno fino a quando non vieteranno ai giocatori di avere qualsiasi contatto con i propri sostenitori anche a questi livelli.

Le squadre vengono accolte dallo sventolio di numerosi bandieroni e dall’accensione di alcune torce e di alcuni flash, che creano un effetto scenografico molto suggestivo.

Nel corso del minuto di silenzio per commemorare le vittime del recente terremoto che ha colpito il centro Italia, la tifoseria dell’Albenga espone uno striscione riportante la scritta “ULTRAS A SCAVARE… STATO NON LATITARE”, riferendosi evidentemente alla gara di solidarietà che ha visto impegnate le curve e le tifoserie di tutta Italia per portare un aiuto tangibile ai cittadini colpiti da questa immane tragedia e cercando di sollecitare lo Stato e le istituzioni ad intervenire concretamente per sostenere le comunità di Amatrice, Accumuli e Pescara del Tronto.

Il settore ospiti, creato transennando una parte della tribuna centrale, per i primi dieci minuti di gioco rimane desolatamente vuoto. Poco dopo il fischio d’inizio si cominciano a sentire alcuni cori contro Albenga e i suoi tifosi provenienti dal parcheggio poco fuori quel settore, ma l’ingresso della tifoseria dell’Imperia tarda ad avvenire a causa delle perquisizioni delle forze dell’ordine, che decidono di sequestrare numerose aste di bandiera ai tifosi nerazzurri, e soprattutto vista la decisione dei sostenitori ospiti di non entrare all’interno dell’impianto sportivo di Albenga a causa del prezzo del biglietto imposto dalla società di casa ed evidentemente ritenuto un po’ troppo alto per una partita del genere, da parte dei tifosi imperiesi.

Dopo aver minacciato di restare fuori per protesta, le forze dell’ordine e la società dell’Albenga decidono di far entrare comunque i tifosi nerazzurri, sicuramente per scongiurare eventuali problemi di ordine pubblico che si sarebbero potuti verificare se la tifoseria ospite fosse rimasta a presidiare all’esterno, nelle zone antistanti lo stadio.

Il loro ingresso viene accolto da una bordata di fischi e di insulti da parte dei tifosi assiepati nel settore di fronte. Affiggono lo striscione “Ultras” insieme alle pezze “Ultimi Romantici” e “Diffidati presenti” e si compattano nella parte centrale dello spicchio a loro destinato, guardati a vista da alcuni agenti di polizia.

Da questo momento in poi diventa pressoché inutile, sostanzialmente, chiedermi cosa sia successo all’interno del rettangolo di gioco, perché la mia attenzione è solo e unicamente rivolta  agli spalti dello stadio “Riva”: cori di scherno, insulti, minacce, botta e risposta continui. Una sfida, sul piano vocale, senza sosta, che si protrarrà per tutto il corso della partita.

I tifosi dell’Imperia sono circa una ventina, ma si faranno comunque sentire distintamente nel corso dell’incontro. Sventolano continuamente un enorme tricolore e alcune bandiere nerazzurre, lanciando inoltre numerosi cori per i diffidati e contro le forze dell’ordine. Vengono fatti esplodere anche un paio di “bomboni” e ad inizio secondo tempo esporranno un grosso telone con il simbolo del gruppo, unitamente all’accensione di alcune torce.

I tifosi di casa sono in buon numero e si presentano carichi per questa sfida. Canteranno anche loro per tutti i novanta minuti, nonostante il risultato sul campo non gli arrida per niente. Impressionante ad inizio secondo tempo il coro ripetuto incessantemente per i primi venti minuti e che sembra dare anche una spinta per reagire alla compagine in campo.

Molto belli i cori a rispondere in tutti e due settori degli ultras, così come le manate effettuate piuttosto spesso da entrambe le tifoserie.

Numerosissimi, ovviamente, i cori ostili. Per tutta la partita gli ultras non smetteranno di stuzzicarsi a vicenda, con cori irriverenti, alcuni dei quali anche piuttosto simpatici. Le due tifoserie si rinfacciano inoltre alcuni episodi, anche del recente passato, durante i quali le due tifoserie hanno avuto, evidentemente, l’occasione di “incontrarsi”. Le insinuazioni reciproche di essere “gemellati con la questura” si sprecano, così come le accuse di codardia e viltà da entrambe le parti, in un crescendo di insulti velenosi e minacce di ogni tipo.

Il risultato, di fatto, è una sorta di spettacolo nello spettacolo, e mi rendo conto che anche molti dei semplici tifosi presenti sugli spalti si ritrovano a seguire la battaglia a suon di cori, distraendosi dalle vicende prettamente agonistiche in mezzo al campo.

Di quanto accade sul rettangolo di gioco, come detto, posso dire poco e nulla. Il risultato finale della partita vede una netta affermazione dell’Imperia per tre reti a una. Dopo il doppio vantaggio iniziale, conseguito nel primo tempo, da parte della compagine nerazzura, l’Albenga prova a reagire e accorcia le distanze verso la metà del secondo tempo, cercando quindi di rientrare in partita. Ma il terzo goal dell’Imperia, all’ottantesimo, mette la parola fine all’incontro.

Entrambe le squadre, al triplice fischio, si dirigono verso il settore dei propri tifosi, seppur con umori differenti. I tifosi ospiti sono ovviamente al settimo cielo, e festeggiano questa vittoria unitamente ai calciatori in campo, anch’essi, ovviamente, entusiasti per il risultato ottenuto.

La tifoseria di casa accoglie i propri beniamini con un applauso sincero per l’impegno profuso in mezzo al campo e poi intona a gran voce lo stesso coro di incitamento ripetuto più volte ad inizio secondo tempo, coinvolgendo gli stessi giocatori.

Mentre le squadre tornano negli spogliatoi c’è ancor tempo per qualche ulteriore coro di rivalità tra le due tifoserie, che si danno quindi appuntamento alle prossime sfide di campionato che vedranno entrambe le compagini impegnate nello stesso girone dell’Eccellenza ligure.

Daniele Caroleo.