Quella che mi sto accingendo a scrivere è una di quelle storie che non avrei mai voluto raccontare.
Da quando, per motivi di lavoro, mi sono ritrovato nel ponente ligure, grazie alla mia passione per le curve da stadio e per gli ultras che le animano, ho avuto modo di stringere rapporti umani con persone e personaggi diversi, appartenenti a questo mondo variegato e legati, ovviamente, alle tifoserie locali. Il mio girovagare, con la macchina fotografica in mano, per gli stadi e per i campetti di periferia di questo territorio, mi ha permesso di conoscere diversi ragazzi e ragazze animati dalla passione viscerale per la propria squadra e per i propri colori. Ognuno con le proprie caratteristiche, il loro modo di pensare, il loro concetto di “ultras”, il proprio modo di vivere e di condividere questa passione. E con molti di loro ho avuto il piacere di potermi confrontare, anche per pochi minuti, scambiando due chiacchiere prima dell’inizio delle partita, o durante l’intervallo tramite la rete di recinzione intorno al rettangolo di gioco. E tutto questo era accaduto anche con Giancarlo Costantini, chiamato amichevolmente da tutti “Brasato”, ultras della Sanremese di vecchia data, che solo pochi giorni fa un destino crudele ha strappato all’affetto dei suoi familiari e dei suoi amici. A soli 45 anni.

La notizia della sua scomparsa arriva come un fulmine a ciel sereno nel pomeriggio di domenica scorsa. Inaspettata quanto dolorosa. Giancarlo non aveva fatto in tempo a rientrare dalla diffida che gli era stata comminata all’inizio della scorsa stagione (dopo la partita casalinga con il Viareggio).  Un carattere sanguigno, ma anche molto carismatico. Un personaggio conosciuto da tutti all’interno della Gradinata Nord e dell’intero ambiente calcistico sanremese. Un ultras matuziano che spesso, all’esterno dello stadio, si soffermava a raccontare vecchi aneddotti ed episodi legati a trasferte degli anni passati, quando la sua amata Sanremese calcava palcoscenici sicuramente più importanti rispetto a quelli degli ultimi anni.

La triste notizia si diffonde in men che non si dica. Numerosi sono i messaggi di cordoglio e di affetto pubblicati sul suo profilo facebook. Sopratutto da parte dei suoi amici di Gradinata. In serata poi, anche i gemellati di Albenga (impegnati in una partita di Coppa Eccellenza contro il Ventimiglia) saluteranno Giancarlo con uno striscione esposto sui gradoni dello stadio: “GIANCA SEMPRE CON NOI”, le parole usate per questo striscione. Inoltre verrà anche pubblicato un breve comunicato di saluto: “La Gradinata Sud Albenga si stringe al dolore dei fratelli matuziani. Ciao Giancarlo, tifa Sanre da lassù. Ti porteremo nel cuore e nella mente. Tanti sono i ricordi che ci legano a te che ora sono ricordi indelebili ed eterni. Riposa in Pace”.

Quasi contemporaneamente arriva anche il comunicato degli Irriducibili Sanremo, il gruppo storico della tifoseria biancoazzurra:
Un altro grave lutto ha colpito la Gradinata Nord Sanremo. Questa volta a lasciarci prematuramente è stato il nostro amico Giancarlo Costantini a soli 45 anni. Anche se non faceva parte del nostro gruppo era una figura costante all’interno della nostra sede. Grande appassionato della Sanremese, aveva fatto parte del nucleo storico degli Ultras matuziani degli anni ’90 di cui andava particolarmente orgoglioso. Era legato a quegli anni lontani e spesso ci raccontava aneddoti e storie di epiche trasferte nella neve e sotto il sole cocente, quando gli stadi ancora erano gremiti e il calcio aveva il sapore di altri tempi. Alla famiglia e agli amici le nostre più sincere condoglianze. Ci mancherai ‘Gianca’!”.

Messaggi di cordoglio, inoltre, dai gemellati dell’Entella Chiavari e, nella giornata di lunedì, anche la società della Sanremese esprime le proprie condoglianze tramite un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della squadra: “Una domenica triste per la Sanremese e per il mondo biancoazzurro. La società esprime le proprie sentite condoglianze per la prematura scomparsa di Giancarlo Costantini, storico tifoso matuziano. Negli anni Giancarlo ha dimostrato tutta la sua passione per l’amata Sanremese tifando dalle gradinate del ‘Comunale’ e in trasferta. La Sanremese è vicina alla famiglia di Giancarlo e a tutti gli amici che hanno condiviso con lui la passione per i colori biancoazzurri.

Giovedì 14 settembre è il giorno dei suoi funerali ed una folla commossa si riunisce presso la concattedrale di San Siro. Ci sono gli ultras della Gradinata Nord, gli Irriducibili, i gemellati di Albenga. Con al seguito drappi e striscioni. È presente anche la società della Sanremese. Le bandiere biancoazzurre sventolano al cielo e per l’occasione viene anche esposto lo storico striscione “ULTRAS”, con al centro il teschio, che non veniva più utilizzato da circa venti anni.

L’arrivo di Giancarlo viene accolto da diversi cori. “Giancarlo uno di noi” è quello urlato a squarciagola. La sua bara uscirà dalla chiesa portata in spalla dai suoi compagni di curva e di trasferta. Tra gli applausi della folla che si è radunata all’esterno della chiesa e mentre verrà esposto uno striscione con la scritta “BUONA TRASFERTA GIANCA!”.

I ragazzi della Gradinata Nord hanno poi voluto rendergli ulteriormente omaggio portandolo, per l’ultima volta, proprio sotto il settore dello Stadio Comunale che lo ha visto presente così tante volte, a sostenere la sua squadra del cuore.

I drappi dei gruppi presenti sono affissi sulla recinzione. Il feretro è coperto da una bandiera della Sanremese. E gli ultras matuziani srotolano un enorme striscione che riporta testualmente la scritta: “TI PROMETTIAMO CHE NON SARÀ PER L’ULTIMA VOLTA”.

Ancora cori. Ancora lacrime, mentre vengono accesi anche dei fumogeni. “Noi abbiamo Gianca nel cuore” è il coro scandito più volte dai suoi amici, mentre le mani  si alzano al cielo e battono ritmicamente, quasi a salutare ulteriomente Giancarlo. Un saluto al quale si uniscono anche i calciatori della Sanremese che proprio in quegli istanti hanno guadagnato il rettangolo di gioco per il consueto allenamento della squadra, ma che questa sera verrà ritardato per rendere il giusto omaggio ad un tifoso, ad un ultras di quei colori che loro indossano ogni domenica e che tante volte li ha incitati ed incoraggiati.

Ti promettiamo che non sarà per l’ultima volta“: lo ripetono spesso in questa serata gli amici ed i compagni di curva di Giancarlo. E sono certo anche io che sarà così!

Testo di Daniele Caroleo.
Foto di Luca Simoncelli (Riviera24.it).