Terzo turno della Coppa Italia, prende ufficialmente il via la stagione dell’Atalanta ed ovviamente, come da tradizione, gli ultras orobici non vogliono far mancare il proprio calore alla squadra. Non conta il clima vacanziero, non conta il poco interesse tecnico-tattico derivante dalla gara: se in campo ci sono le maglie nerazzurre, allora sugli spalti ci saranno gli ultras a sostenerle.

Pur non piena in ogni ordine di posto, come avviene in campionato, la Nord presenta però un ottimo colpo d’occhio, a differenza del resto dello stadio che appare desolatamente vuoto. Non più di 3.000 gli spettatori totali: alla faccia della fidelizzazione, gli unici a dimostrare fedeltà, sono quelli che allo sporco programma ministeriale di fidelizzazione proprio non hanno voluto piegarsi. Resiste insomma l’ultimo baluardo contro la definitiva svendita del calcio, anche per questo non possono che puzzare di marcio le accuse infamanti che arrivano a mezzo stampa per ogni minimo battito di ciglia, vedasi il carrarmato alla “Festa della Dea” per il quale hanno montato un caso nazionale.

Ottimi in definitiva gli atalantini, pochi i baresi, per lo più del nord: la tessera tiene lontano anche il loro zoccolo duro. Prima della gara premiato Marino Defendi, ex Atalanta ora in forza al Bari: chi rispetta raccoglie rispetto, altro che le chiacchiere dei pennivendoli prezzolati.

Testo di Gilberto Poggi.
Foto di Alberto Cornalba.