Big match al Partenio tra il rampante Avellino e una delle favorite del campionato, quel Palermo partito disastrosamente con la gestione Gattuso e che ha risalito rapidamente la china da quando in panchina è subentrato il più esperto Iachini.

La partita tra due logiche aspiranti alla serie A richiama 10.000 spettatori circa, ottimi numeri che sarebbero stati ancora più ampi se l’accesso al settore ospiti non fosse limitato dal deviato strumento “Tessera”. Fatto sta che nello spicchio riservato ai Siciliani si presentano appena una trentina di normali tifosi, i quali non possono fare un tifo minimamente paragonabile ai ragazzi della loro curva, assenti per coerenza.

Va da sé che la gara del tifo è a senso unico, con la Curva Sud che registra anche stavolta il pienone, amplificato dal richiamo non indifferente dell’importanza della partita e dell’avversario, appena tornato tra i cadetti dopo numerose stagioni in serie A. Tra cori, sciarpate, sbandierate e qualche torcia, gli Irpini provano prima a spingere i propri beniamini alla vittoria, e poi a far raddrizzare la partita, quando i rosanero siglano il vantaggio al 26° con Lafferty. Ma nonostante lo sforzo di squadra e pubblico, a 7 minuti dalla fine, Hernandez segna il secondo e definitivo gol degli ospiti, per l’esultanza dei pochi, volenterosi, tifosi. Per la promozione in serie A ora c’è anche il Palermo, e per le avversarie non è una buona notizia. Per l’Avellino primo stop stagionale tra le mura amiche.

Testo di Stefano Severi.
Foto di Tobia Conte.