Incontro inedito fra la matricola Carpi, esordiente in serie B, e la corazzata Palermo, che cerca subito di risalire nella serie maggiore da cui è appena retrocessa.

Tribuna completamente piena, mentre nel resto dello stadio troviamo diversi spazi vuoti, soprattutto fra i tifosi carpigiani.

Una parte dei biancorossi si dispone in curva, dove troviamo gli “Irriducibili 1983(circa 30) che, escluso una bella sciarpata, non fanno altro; altri vanno nei distinti laterali, verso la parte destra: ci sono i “Panthers”, un gruppo datato che è ritornato (settore quasi pieno), ma anche questi non fanno nulla di rilevante.

Invece il tifo caldo del Carpi è disposto in una parte dei distinti, con diverse pezze come “Fighters”, “MCS” (Mucchio Selvaggio Carpi), “Ultras”, “Guidati dal Lambrusco”, “G.D.L. sezione diffidati”, “Fighters” (con simbolo una bandiera inglese), “1.3.1.2. Carpi Casual”, “Nuove Leve 2013”, “A som sèmpre chè” e tante altre.

All’entrata dei giocatori viene realizzata una bella coreografia composta da dei cartoncini bianchi ed al centro altri rossi che formano un cuore, seguita da alcuni fumogeni ed uno striscione con scritto “Combattete per noi”.

Anche nel settore del Palermo, con una presenza di circa 250 persone arrivate da diverse parti d’Italia, ci sono  tantissime pezze: “Cuori Emigrati”, “Palermo Rosanero”, “Uesse Palermo”, “Palermo Amore Eterno”, “Orgoglio Terrone” ed altre con il semplice logo della società (un’aquila rosanero).

Per tutto il primo tempo i Palermitani non hanno mai smesso di cantare, accompagnando il tifo con diverse sciarpate, battimani ed il coro che coinvolge tutto il settore, “Ragazzi di Praga” leggermente modificato.

Nel settore più caldo del Carpi ogni tanto viene lanciata una bomba carta dopo di che, come sempre, parte il coro “Come una bomba il tifo esploderà”. Non mancano neanche i cori per i ragazzi diffidati.

Il primo tempo a livello di gioco è abbastanza brutto. Da segnalare diverse proteste Palermitane che portano anche all’espulsione di un dirigente rosanero seduto in panchina.

Nel secondo tempo vengono accesi i riflettori a causa di una leggera foschia. Il tifo carpigiano è sempre continuo, fino al momento del rigore a favore che fa infuriare la panchina palermitana, con la conseguenza di altre espulsioni, compreso l’allenatore Iachini. Dopo che l’arbitro torna ad avere la situazione in mano, ci si prepara per il rigore che, dopo essere stato realizzato, fa saltare di gioia panchina, tribuna e distinti.

A seguito del vantaggio il tifo del Carpi si ricarica fino al triplice fischio finale. Nel finale non poteva mancare “chi non salta è Modenese”, mentre dal settore palermitano, calato nella ripresa, solo una bordata di fischi.

Fabio Bisio.