In una giornata quasi estiva la Cavese pareggia di fronte a circa 1.000 spettatori. È vero, il numero non è dei più alti, ma quello che conta è la qualità. Infatti, a parte le poche persone in tribuna e qualche tifoso che vede la partita seduto nei distinti, il resto del pubblico è composto da ultras, e non di certo ultras qualunque. La curva ha sfoderato una prestazione ottima, un tifo continuo e potente, che è iniziato alle 14.50 ed è finito alle 17:15. Il settore distinti, dove sono stipati altri gruppi ultras, non è stato da meno. Immancabili, in entrambi i settori, le torce e i fumogeni, che, in qualsiasi partita che la Cavese gioca al Simonetta Lamberti, fanno sempre da protagonisti.

Da notare l’esposizione di alcuni striscioni: nei distinti è stato alzato uno striscione di protesta nei confronti del “tema caldo” del momento, la discriminazione territoriale; in curva sono stati esposti due striscioni, uno contro tutte le forme di repressione nei confronti degli ultras, e l’altro per salutare un rivale defunto, Guido Garzillo (un ultras nocerino deceduto in seguito a circostanze oscure di cui non sono informato). Purtroppo, a causa del divieto di trasferta imposto ai tifosi agropolesi, il settore ospiti resta vuoto.

Emilio Celotto.