Mentre arrivo allo stadio Castellani di Empoli, noto un insolito spiegamento di forze dell’ordine nelle vie adiacenti al settore destinato agli ospiti: evidentemente la questura ha una memoria storica buona, perché dire che tra le due tifoserie non corre buon sangue è un eufemismo, ragion per cui è bene stare con gli occhi aperti per prevenire eventuali contatti. L’aspetto non è così da sottovalutare, visto che mi sono trovato davanti ad eserciti schierati, massicci ed incazzati, per incontri che a livello ultras dicevano poco o niente, mentre spesso ho notato scorte definite “leggere” ed ho capito che questo termine vuol dire che in pratica la scorta è assente o quasi. Misteri di chi organizza e gestisce l’ordine pubblico, ai nostri giorni è fin troppo facile tale impresa, visto che i numeri che spesso portano le tifoserie sono esigui e solo in rari casi si entra nel panico, quando la tifoseria in questione è tesserata e può vantare numeri importanti al seguito. Nel caso odierno i Bresciani della Curva Nord hanno sottoscritto la tessera, mentre i Brescia 1911 hanno preferito declinare l’offerta, ragion per cui quantitativamente non sarà una trasferta imponente. Comunque, anche in questa sera, considerando pure l’andamento della squadra, i Lombardi si confermeranno tifoseria di spessore. Non è che la cosa la scopra io oggi, la storia ultras delle Rondinelle parla chiaro; si può stimare o odiare una tifoseria, ma non si può certamente denigrarla a prescindere ed i Bresciani qualche numero nella loro storia l’hanno fatto.

Serata fredda ma pubblico che risponde bene all’evento: il Carlo Castellani si presenta con una buona cornice di pubblico, la parte da leone la fa la Maratona inferiore, regno dei Desperados, che conta un bel gruppo di ultras a centro settore ed un secondo gruppo, molto più numeroso rispetto ai  precedenti incontri, che si sistema ad un estremità della Maratona stessa.

I Bresciani arrivano con un discreto anticipo sulla tabella di marcia, attaccano diverse pezze alla balaustra e già durante il riscaldamento della squadra cominciano con i cori: il primo è dedicato all’attaccante Caracciolo, poi è la volta di spronare la squadra a fornire una prestazione all’altezza. Gli Empolesi attendono l’ingresso in campo delle squadre che viene salutato con una sbandierata.

Inizia la partita del tifo ed i Bresciani si presentano notevolmente carichi, belli compatti e vogliosi di sostenere la maglia. Mostrano subito i muscoli con i cori che si susseguono con ottima continuità e con altrettanta potenza. Le pause sono praticamente azzerate e, tra un coro per la squadra ed un altro per la città, non si manca di rivolgere qualche offesa ai rivali di turno, che rispondono per le rime alimentando quella sana rivalità che, volente o non volente, è il succo del calcio vissuto sulle gradinate.

Anche gli Empolesi partono decisi. A differenza di altre occasioni l’inizio partita è forse il miglior momento di tifo degli ultras azzurri, che non tralasciano di sostenere la squadra e colorare il proprio settore con alcuni bandieroni perennemente sventolati. Anche in questo caso non si risparmiano i cori offensivi, senza naturalmente trascurare quelli per la squadra. I casual azzurri, che si sistemano all’estremità della Maratona, sventolano alcune bandierine e si fanno notare per alcuni cori a favore dei diffidati ed altri contro i Bresciani; in linea di massima vengono seguiti i cori dettati dai Desperados, solamente in rare occasioni il gruppo si prende la briga di provare a fare di testa propria.

Gli ospiti non accusano flessioni, cori su cori ed esteticamente parlando, complimenti agli sbandieratori che sventolano un paio di bandieroni all’estremità del gruppo. Pochi battimani per i Bresciani, i cori non vengono ritmati ma viene usata solo ed esclusivamente la voce. L‘unico momento di parziale silenzio è quando viene organizzata la sciarpata, gli esiti sono più che buoni.

Il primo tempo termina a reti inviolate ma sugli spalti non c’è stato da annoiarsi.

La ripresa non muta lo scenario: nel settore dei Bresciani i cori continuano a venire sciorinati senza troppi problemi, le pause continuano ad essere prossime allo zero ed i bandieroni sono sempre alti. La prova del contingente bresciano è veramente di qualità, i presenti sono tutti ultras o comunque sostengono la squadra con partecipazione, nessuno si sogna di sedersi per vedere passivamente la partita e nessuno si sogna di distaccarsi fisicamente dal gruppo. A livello visivo non si può dire che non sia un bel vedere.

Dopo poco meno di dieci minuti dall’inizio della ripresa, l’Empoli passa in vantaggio e la Maratona, che era partita col freno a mano tirato, torna su buoni livelli, rinvigorita dal momentaneo vantaggio. Il coro “Forza azzurro, vinci per noi…” a ripetere, risulta decisamente potente, in pratica partecipa gran parte della Maratona ed il risultato è di tutto rispetto. La rete non incide sugli ospiti che, passato il momentaneo sbandamento, riprendono a sostenere i giocatori come se nulla fosse successo. Evidentemente la spinta che arriva dal settore scuote la squadra, e il Brescia riesce prima a raggiungere l’Empoli con un gol di Caracciolo e, dopo appena dieci minuti, mette la freccia con la seconda rete opera di Grossi. Ora il tifo pende sulla sponda bresciana, la Maratona è scossa dall’inattesa doppia rete del Brescia, a cantare restano gli ultras mentre gran parte del pubblico segue con tensione l’andamento della partita, che vede un Empoli all’arrembaggio ed un Brescia che prova a rallentare i ritmi.

I Bresciani, sulle ali dell’entusiasmo, operano la seconda sciarpata della serata, gli Empolesi continuano ad affidarsi ai bandieroni. I quattro minuti di recupero decretati dal direttore di gara scorrono rapidamente, il Brescia è in fase di attacco e Caracciolo prova a conquistare un corner ma sbaglia completamente il tocco sotto, l’azione riparte e proprio sul filo di lana l’Empoli trova il gol del pareggio con Ciccio Tavano, che segna così la personale doppietta. Scatta la festa del pubblico azzurro, i Bresciani si mangiano le mani per la vittoria volata via proprio all’ultimo secondo. In questo frangente è la Maratona che sbeffeggia i rivali che rispondono con gesti eloquenti. Le squadre rientrano negli spogliatoi ma in Maratona c’è chi festeggia il pareggio ottenuto continuando a cantare: ancora cori per la squadra e per la città, non vengono dimenticati i gemellati del Montevarchi presenti in questa serata con pezza attaccata sopra lo striscione Desperados e bandierina perennemente sventolata. Infine viene ricordato Emiliano.

Fuori lo stadio, si segnala qualche problemino, sembra che un paio di Bresciani siano stati fermati dopo essere stati vittime di un lancio di oggetti. Che la rivalità continui…

Valerio Poli.