Turno infrasettimanale di serie B e derby toscano che rappresenta il top della giornata, sia dal punto di vista sportivo sia da quello ultras, che ci interessa notevolmente di più. Le due tifoserie sono divise da una bella e sana rivalità ormai pluridecennale, l’avvento del calcio moderno, delle trasferte vietate e della tessera del tifoso non ha mitigato i contrasti tra i due schieramenti, che in passato hanno dato origine ad incontri un po’ troppo ravvicinati. Ovviamente questa rivalità è conosciuta pure dalle forze dell’ordine, così in una serata calda ma non afosa, si assiste ad una zona stadio militarizzata oltremodo rispetto alla pericolosità della partita in questione: oltre ad uno stuolo di steward superiore alla media, si nota anche un discreto numero di agenti di polizia, addirittura un elicottero volteggia sopra la zona stadio nel momento dell’arrivo degli ospiti. Tutto ciò non so quanto sia adeguato all’occasione, ormai le tifoserie sono ridotte all’osso e con le leggi attuali cercare di “fare il numero”, quantomeno sotto occhi indiscreti, può costare una bella serie di diffide con la conseguenza di minare numericamente la tifoseria. Come si usa dire in questi casi, il rischio fa parte del mestiere, ma sicuramente occorre calcolare se il gioco vale la candela. Ognuno tira le proprie somme e si comporta come meglio crede, comunque l’arrivo dei tifosi senesi mi sembra che avvenga senza troppi problemi, una discreta scorta scoraggia anche i più audaci.

I numeri portati dalle due tifoserie al Carlo Castellani non sono affatto male: i padroni di casa offrono un bel colpo d’occhio in Maratona Inferiore, regno dei Desperados e dell’ala più agitata del tifo azzurro, mentre i senesi occupano una buona porzione del settore ospite. Ad onor del vero bisogna pur dire che dagli striscioni e dalle pezze appese nel settore, si nota che manca una bella fetta della tifoseria bianconera, gli ultras non tesserati sono ospiti indesiderati e fanno da spettatori alla partita solamente i senesi tesserati. Non che quest’ultimi siano degli sprovveduti, tutt’altro vista la prova offerta, ma resta l’amarezza per i numeri che potevano essere e non sono stati, e per una prova che poteva essere ancora più incisiva e “pepata”.

Ad inizio partita gli empolesi organizzano una cartata, il risultato non è proprio dei migliori ma è ben noto che a queste latitudini la repressione fa da padrone e c’è chi ha avuto problemi solo per aver introdotto una striscione di carta, non immagino cosa possa succedere se venissero lanciati verso il campo una serie di “pericolosi” rotolini di carta! Strano a dirsi, per una volta la Maratona inferiore si presenta ben piena fin dall’inizio della gara, così dopo la coreografia offerta parte forte il tifo degli empolesi: battimani e bandiere si alternano con buona lena ma sono i cori a dominare e, almeno all’inizio, tutti gli sforzi sono rivolti a sostenere gli undici in campo.

L’arrivo dei senesi avviene pochi minuti prima del fischio d’inizio, ma solamente quando le squadre sono già impegnate sul terreno di gioco, il settore risulterà pronto alla sfida. Diversi striscioni vengono attaccati alla balaustra e dietro le insegne bianconere vengono sventolate parecchie bandiere. Si notano anche un paio di due aste ma, anche in questo, predominano i cori.  Nonostante manchi l’ala più intransigente del tifo bianconero, gli ospiti sono organizzati piuttosto bene: un paio di lanciacori si mettono spalle al campo, e nella parte bassa del settore si sistemano i tifosi che hanno voglia di sostenere la squadra e non di vedersi passivamente la partita. Il tifo di marca bianconera non è affatto male, i cori sono continui ed a sostenere la squadra c’è un bel numero di persone, persino il colore non è dispiace, con diverse bandiere che vengono sventolate con una certa continuità.

Dopo i cori di rito verso le rispettive squadre, ci vuol ben poco per scambiarsi qualche coro offensivo: se i senesi aprono le danze con “Voi siete schiavi di Firenze”, i Desperados rispondono nella maniera più classica mentre i non tesserati empolesi, che per l’occasione appendono alla balaustra il nuovo stendardo “Empoli Ultras Casual” intonano un secco “Bianconero carabiniere”. Le danze sono aperte, il tifo è di buona qualità su entrambi i fronti, i padroni di casa mettono sul piatto della bilancia i numeri, i senesi si fanno apprezzare per una continuità nei cori che sinceramente non mi sarei aspettato. Se il primo tempo termina con un nulla di fatto sul terreno verde, sugli spalti non c’è stata maniera di annoiarsi, l’aria di derby si è fatta sentire e non poco.

La frazione termina con una sciarpata bianconera che prosegue anche nell’intervallo, con un buon numero di ultras che continua a cantare e a saltellare come se la partita si stesse ancora giocando: praticamente questi irriducibili saltano a piè pari la pausa tra i due tempi ed una volta rientrati i ventidue in campo sono già carichi e rodati. Se il tifo da parte senese riprende in pieno, qualche minuto in più occorre agli empolesi per ricompattarsi e serrare le fila.
In questa ripresa gli ultras azzurri hanno qualche pausa in più, ma anche nel settore bianconero si nota un certo calo d’intensità, anche perché per entrambe le tifoserie era dura continuare sui livelli della prima frazione. Buona la prova dei non tesserati empolesi, che sono più numerosi delle precedenti occasioni e si fanno sentire spesso con cori e battimani: oltre alle offese di rito verso gli ospiti, si accodano molto spesso ai cori dettati dai Desperados, in altre occasioni si fanno apprezzare per qualche propria iniziativa.

Il risultato resta inchiodato su quello di partenza ma è l’Empoli a creare i maggiori pericoli, ed è la Maratona che in un paio di occasioni si infiamma per qualche bella giocata degli avanti azzurri, addirittura quando viene chiamato in causa tutto lo stadio, perfino la tribuna risponde presente ed il coro “Empoli Empoli” arriva potente ai protagonisti in campo.
Anche il tifo vive di fiammate e di qualche pausa. In alcuni momenti della partita, i cori ostili che si scambiano le due tifoserie prendono il sopravvento su quelli di incitamento alle squadre, in altri frangenti dell’incontro si preferisce invece cantare per la maglia. Sono gli empolesi non tesserati che ripetutamente intonano “Noi vogliamo questa vittoria”, ma al termine dell’incontro il risultato è inchiodato sullo 0-0.
Entrambe le squadre si portano sotto i propri tifosi per gli applausi di rito, anche in questo caso non mancano i cori che partono dai gradoni, poi, al rompete le righe, partono le ultime offese tra le due tifoserie.

Lascio il Castellani quasi in contemporanea con i tifosi senesi, noto qualche pullman e diverse auto private, le forze dell’ordine presidiano gli incroci e scortano i torpedoni fino all’ingresso della superstrada. Un paio di telecamere sono pronte per ogni evenienza e per scoraggiare eventuali tentativi di contatto.

Valerio Poli.