Pubblico delle grandi occasioni all’Artemio Franchi di Firenze. Dopo la positiva scorsa stagione, c’è molta curiosità ed anche una certa aspettativa sulla nuova Fiorentina di Vincenzo Montella che, grazie all’innesto di un giocatore di caratura internazionale come il tedesco Mario Gomez, punta a togliersi più di qualche soddisfazione.

Nella bella cornice odierna, stona solo il settore ospiti, quasi desolato se non fosse per qualche volenteroso tifoso isolano per lo più proveniente dal Nord Italia, come si evince anche dagli striscioni esposti. Per tutto questo sappiamo benissimo chi ringraziare: gli stessi che dicono di voler riportare la gente allo stadio ed ora hanno cominciato a chiuderlo ad ogni minimo coro sopra le righe. Come disse una volta Lucio Dalla, chi comanda non è disposto a fare distinzioni poetiche, per cui, nelle ristrettezze delle loro menti ipocrite, non c’è più confine tra sfottò, goliardia o razzismo.

Il colpo d’occhio della Fiesole è ottimo. Oltre alla bella muraglia umana a riempire gli spalti, c’è anche tanto colore e l’immancabile dose di calore a spronare i propri beniamini. Solita bella sciarpata per salutare l’ingresso delle squadre in campo, si accende anche un fumogeno viola di soppiatto, onde evitare gli sguardi torvi dei signori censori du cui sopra, insieme all’esposizione di un paio di striscioni con cui la Curva offre sostegno a Maurizio, presumibilmente un ragazzo della Fiesole alle prese con un momento particolarmente delicato della propria vita.

In campo gara molto tirata, combattuta pallone su pallone. La squadra di casa riesce a passare quando ormai non mancano più di dieci giri di lancette alla fine, ma all’89esimo il Cagliari riaggancia il pareggio con cui si arriverà fino al triplice fischio.

Testo di Gilberto Poggi.
Foto di Sauro Subbiani.