È un giorno particolare a Firenze, non solo perché la Viola debutta in Serie A tra le mura amiche, con la ritrovata euforia della gestione Montella e l’iniezione di fiducia dopo la vittoria di Zurigo in Coppa. È anche la prima partita senza Valter Tanturli, storico presidente dell’ATF, l’associazione dei tifosi viola, già storico leader del Vieusseux. Ovviamente la sua “Ferrovia” lo saluta commossa, ma non mancano messaggi pure dagli ultras della “Fiesole”.
Importante l’affluenza al “Franchi”, con 33.000 spettatori quasi tutti di fede gigliata: pochi intimi nel settore ospiti, probabilmente tutti residenti al nord. Il solito sentito ringraziamento a chi doveva riportare gente allo stadio ed ha finito per allontanare persino chi aveva resistito a repressione, caroprezzi ed ogni altra forma di calcio moderno, ma alla propria coscienza, di fronte ad un obbrobrio anti-costituzionale come la tessera del tifoso, proprio non ha saputo venir meno.
Bella e colorata la “Fiesole”, dove si accendono anche alcune torce, sempre prudentemente tra le gambe della gente per evitare la cieca e stupida criminalizzazione della pirotecnica. Tanti anche gli striscioni tra i quali non manca uno di bentornato ai fratelli veronesi.
In campo finisce con una vittoria viola, giusto tributo al monologo sugli spalti, degno saluto per Valter.
Testo di Gilberto Poggi.
Foto di Sauro Subbiani.