1004539_10202236412098709_1106114739_nSe nella botte piccola c’è il vino buono, a Cava de’ Tirreni gli ultras possono vantare vitigni pregiati. Poco più di 50 mila abitanti ed il lusso di spostare circa 300 sostenitori a Marcianise, in un mercoledì lavorativo per una partita di Coppa Italia dilettanti. Roba da far invidia a compagini di serie B, se non di A.

Pomeriggio di sole in terra campana e stadio di casa semivuoto per l’occasione. I protagonisti del match sono gli ultras aquilotti col loro tifo incessante e assordante, cori secchi alternati a canti goliardici e molto movimentati.

Il campo vede la squadra di casa prevalere per tre reti a zero ma gli spalti dicono esattamente il contrario. Duri e ironici nei cori contro i nemici storici salernitani e nocerini, così come contro le forze dell’ordine. Appaiono anche attivi e molto decisi nella lotta alla tessera del tifoso: colpisce in tal senso una bandierina contro l’art 9, mentre un’altra dal color blu sociale segna in bianco la data di fondazione della città, dimostrazione tangibile del loro attaccamento alla maglia e alle proprie origini.

In più di un’occasione rimarcano il ricordo di qualche amico ultras venuto a mancare, spettacolari e da brividi quando, a fine gara, vengono raggiunti dai calciatori e intonano insieme un coro in memoria di Catello Mari, giocatore cavese tragicamente scomparso qualche anno fa, meritandosi persino gli applausi spontanei del pubblico di casa. D’obbligo l’invito alla squadra a non mollare e giocare con impegno per onorare i prossimi incontri.

Non menziono la tifoseria di casa perché era del tutto assente sotto il profilo ultras, tranne due pezze dietro le quali si raccoglie un gruppo di giovani. Leale e sportiva però la gente del posto, si è limitata a godersi lo spettacolo del campo ed esultare della meritata vittoria.

Colorati nelle sciarpate, molto attivi e mai domi in tutti i sensi per l’intera durata del match, intensi nel gesticolare e nel battere le mani, accompagnati dal tamburo che ne aumentava carica e boato, gli ultras cavesi mi hanno reso davvero piacevole un pomeriggio spoglio di settembre.

Da parte mia un augurio per un rientro nelle categorie che contano e che meritano. La squadra può anche perdere, solo gli ultras vincono sempre.

Testo di Paki Diana.