Sotto un sole non propriamente di stagione, arriva al Piola di Novara il Latina di mister Breda. Ad affrontarsi sono due squadre che stanno vivendo momenti diametralmente opposti. I padroni di casa di Aglietti non sanno più vincere, sono infatti quasi 2 mesi, dalla 4a giornata per intenderci, che i 3 punti sono lontani dal Piola. Il Latina, invece, dall’arrivo del tecnico Breda ha inanellato ben 9 risultati utili consecutivi battendo, tra le altre, Reggina, Pescara e Brescia.

Una partita particolare anche dal punto di vista del tifo, infatti oggi è il “battesimo” del nuovo gruppo ultras dei Piemontesi, la “Curva Nord Novara”. Gruppo nato a seguito di una riunione tenutasi una quindicina di giorni fa, quando è stato deciso di unificare i gruppi del tifo organizzato in un unico direttivo. In settimana è stato programmato il volantinaggio da parte di alcuni ultras novaresi per cercare di coinvolgere quante più persone possibili alla “rinascita”, così definita, del tifo organizzato novarese. Inoltre la società, cercando di sopperire alla mancanza di ragazzi in curva, ha deciso per questa gara di favorire l’ingresso degli under 18 in Curva Nord.

Il susseguirsi di queste vicende pare avere risposta positiva, infatti oggi, dietro all’unico grande striscione CURVA NORD NOVARA, sono circa 300 le persone pronte a sostenere i propri colori. A margine della pezza centrale, sono anche presenti quelle di Sezione, Vecchio Stampo e Zoo.

Sul versante ospite son circa un centinaio i pontini giunti in terra novarese. Tra loro sono anche presenti gli ultras della Curva Nord di Latina, per ovvia adesione alla Tessera del tifoso, cosa che ha provocato una certa destabilizzazione dei rapporti interni alla stessa realtà ultras laziale. Sono comunque presenti e carichi per il tifo i vari gruppi, dalla Legione Pontina ai vari club di semplici tifosi come XVIII Dicembre 1932, 11 Leoni e i Bonificatori Latina. Sono comunque tutti compatti e in piedi, facendo notare che sono qui per sostenere a gran voce i propri colori.

Le squadre entrano in campo e l’altoparlante dello stadio, che stava trasmettendo l’inno del Novara, viene sovrastato da un fortissimo “NOVARA NOVARA”, che fa ben sperare: forse il tifo novarese esiste ancora. Anche il tifo dei Pontini parte alla grande: un lanciacori, spalle al campo, dirige l’orchestra ed anche se non sono numerosissimi oggi, la partecipazione è comunque importante. A livello di colore, qualche bandiera sventola senza sosta ai lati del gruppo principale e un forte “Latina Latina” che si alza dagli spalti loro dedicati.

Un batti e ribatti da parte delle due tifoserie, i novaresi ingranano subito alla grande e un fortissimo “Noi vogliamo questa vittoria” riecheggia per lo stadio intero. Subito dopo gli ultras azzurri tengono viva la memoria di due ragazzi prematuramente scomparsi, inneggiando ai loro nomi così come fanno in tutte le partite, con lo stadio che partecipa applaudendo. Dopo questo bel gesto, gli ultras fanno capire alla squadra che vogliono solo vincere e che saranno sempre al loro fianco.

I nerazzurri si fanno notare per un coro contro i milanisti per i noti fatti accaduti nell’estate di qualche anno fa al Torneo “U8”: la ferita non è stata rimarginata e ad ogni incontro del Latina la questione viene riproposta. Non che siano i cori “anti” a far da padrone, anzi la Curva Nord formato trasferta non disdegna di sostenere squadra e maglia.

La prima parte della gara scorre piacevolmente, accompagnata dall’incessante tifo dei padroni di casa che oggi prediligono cori più prolungati rispetto quelli a ripetere; il battimani e lo sventolio di almeno 5 bandieroni rendono viva e colorata la curva di casa, che oggi agli occhi dei presenti pare di un altra pasta rispetto a quella del recente passato.

Sfortunatamente l’incitamento e la voglia di tifare, non sortiscono l’effetto desiderato, tanto che è Jonathas, con un tiro da fuori area, ad insaccare la rete del vantaggio del Latina.

L’entusiasmo adesso è alle stelle, così anche il tifo risulta piuttosto coinvolgente, riuscendo a trascinare anche quelle persone che generalmente preferiscono godersi lo spettacolo sul campo, senza interagire nel sostegno alla causa.

Il colpo per i padroni di casa, ancora una volta in svantaggio, non è indifferente. Lo stadio cala per qualche secondo in un silenzio irreale ma, assorbito il colpo, i novaresi tornano a tifare più forte di prima, cercando di portare al pareggio la propria squadra e un coro di incoraggiamento per i propri giocatori si alza al cielo.

I pontini, sulle ali dell’entusiasmo, organizzano una bella e partecipata sciarpata, dando una bella nota di colore che lascia anche intendere quanto si stiano divertendo, forti anche del vantaggio in campo.

Il Novara prova a reagire ma, verso la fine del primo tempo, viene fischiato un rigore molto dubbio a favore del Latina. Questa scelta, sbagliata a detta dei novaresi, catalizza l’attenzione degli ultras verso il direttore di gara, bersaglio di continui insulti, rimarcati anche dai fischi dello stadio intero.

Sul dischetto si presenta Jonathas che trafigge Kosicky per il doppio vantaggio degli ospiti.

La curva Sud, dove stazionano gli ospiti, è un mix di gioia e felicità per un gol molto pesante nell’economia della gara. La reazione dei novaresi, invece, è sintomo di un attaccamento alla maglia proprio degli ultras: non mollano un secondo, facendo capire alla squadra che nella buona e cattiva sorte loro ci saranno sempre.

Il primo tempo si chiude con il continuo incitamento da parte della nord, che chiede una pronta reazione alla squadra. Anche gli ultras pontini acclamano i propri giocatori mentre prendono la via degli spogliatoi; l’intervallo è per loro occasione di esporre uno striscione indirizzato a Simone Pesce, giocatore del Novara nato e cresciuto calcisticamente nel Latina. Un bel gesto indicativo di quanto l’ultras sappia essere riconoscente verso i “veri” giocatori e “veri” uomini.

Le squadre fanno il loro ingresso in campo e il Novara pare aver recepito l’incitamento dei propri tifosi, partendo subito forte ma senza mai riuscire ad affondare il colpo.

La partita vede ancora in vantaggio il Latina, ma la stessa cosa non può dirsi della curva Nord, infatti gli ultras di casa, capendo il momento non proprio facile della squadra, incitano a più non posso i propri ragazzi con un susseguirsi di cori a ripetere, decisamente il punto forte degli azzurri, alternati a cori più prolungati che a differenza delle altre partite sono più forti e udibili, merito del cuore messo da questi ragazzi.

L’inizio dei pontini è un po’ in sordina, hanno speso molto nel primo tempo e si concedono qualche minuto per riposare le voci, senza far mancare quel tocco di colore conferito dallo sventolio di qualche bandiera sparsa qua e là nel settore.

Il Novara riesce ad accorciare le distanze con il proprio uomo simbolo, Rubino, bravo a mettere in rete, di testa, un cross dalla destra. L’entusiasmo pervade lo stadio intero, gli ultras sono in festa per la rete che riaccende le speranze. Una doccia fredda invece per gli ospiti che, riassorbito il colpo, tornano a tifare i propri colori, soffrendo come gli 11 in campo.

Il gol mette benzina nel serbatoio degli ultras locali che prendono coraggio, anche per via della convincente reazione offerta dalla squadra. Si inizia veramente a fare un tifo di un certo livello in rapida successione cori a ripetere che dimostrano la voglia di questi ragazzi di sostenere la maglia del Novara.

Il Novara, rinfrancato dal pareggio, inizia a spingere sull’acceleratore, cercando a più riprese il gol del pareggio, ma l’arbitro, con qualche decisione al limite, e la malizia degli avversari fanno sì che il Novara impatti sul muro pontino.

Il tifo novarese vive un buon momento: anche se qualcuno inizia a perdere la voce, lo zoccolo duro tiene vivo il coro, permettendo ai più stanchi di rifiatare per poi tornare a cantare ad alta voce. Finalmente il Novara trova il punto del pareggio con Lepiller, che trafigge il portiere nerazzurro  da 20 metri e fa esplodere il Piola di una gioia incontenibile. Dall’altra parte, i pontini danno prova di un attaccamento alla maglia davvero ragguardevole visto che nonostante punteggio (dal doppio vantaggio al 2-2 subito in rimonta) e presenze limitate, continuano, pur con qualche pausa per prendere fiato, a farsi sentire nel sostegno ai propri colori.

La partita termina in crescendo, così come la contesa sugli spalti. I Novaresi chiedono l’ennesimo sforzo ai propri giocatori, incitandoli a più non posso fino alla fine. Battimani e cori più prolungati fanno da colonna sonora al triplice fischio dell’arbitro. Una bella sciarpata dei pontini, assieme al sottofondo canoro, fa calare il sipario sulla partita che ha visto sugli spalti una prova di notevole amore per i propri colori da parte dei novaresi, che non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno alla squadra.

Al termine della partita entrambe le squadre si recano sotto le rispettive curve, a ricevere l’applauso per la prestazione offerta e a ricambiarlo per il sostegno costante ricevuto. Ottima la prova dei novaresi, pare veramente una curva diversa da quella di qualche settimana fa. Forse siamo davvero di fronte alla rinascita della curva a Novara, una piazza che meriterebbe sempre un tifo così che, tra repressione (ricordo i recenti Daspo che hanno falcidiato i piemontesi) e altri problemi “organizzativi”, non si vedeva da un po’ di tempo.

Un discorso simile per i pontini, per i quali la scelta del tesserarsi ha spaccato in due l’ambiente, comunque i presenti di quest’oggi hanno offerto una buona prova, unendo il tifo canoro all’aspetto cromatico grazie a due sciarpate molto belle.

Alessio Farinelli.