Paganese-Catanzaro 3-1, Lega Pro 1/B 2013/14

Paganese-Catanzaro 3-1, Lega Pro 1/B 2013/14

In questi giorni ricorre l’anniversario dell’omicidio di Marcello Torre, sindaco della città paganese di fine anni ‘70, ucciso dalla mano della camorra il 12 dicembre del 1980, in circostanze tutt’ora misteriose. Un sindaco rimasto nei cuori dei cittadini, che aveva come idea “una Pagani libera e civile”, a cui è stato dato il nome dello stadio e che viene ricordato attraverso uno striscione dai ragazzi dei Distinti.

Da Catanzaro giungono circa 150 persone, tutte rigorosamente munite di tessera del tifoso. Rispetto agli altri anni, pur confermando il buon numero in fatto di presenza, mi sembrano meno rumorosi. Dal lato opposto, nei Distinti, nonostante i pessimi risultati finora conseguiti dall’undici azzurrostellato, il sostegno non viene fatto mancare per tutta la gara.

Paganese-Catanzaro 3-1, Lega Pro 1/B 2013/14

Paganese-Catanzaro 3-1, Lega Pro 1/B 2013/14

Anche quest’oggi, come sempre del resto, la tifoseria paganese spera che sia la volta buona affinché si ritorni alla vittoria, invertendo quindi questa terribile serie negativa che l’ha relegata ormai all’ultimo posto in classifica; ma anche questa volta ogni tipo di aspettative saranno deluse. Il Catanzaro infatti fa un solo boccone della Paganese,  portandosi addirittura sullo 0-3. Ciò nonostante, come se nulla fosse, dai Distinti si continua a cantare lo stesso per tutta la durata della gara, salvo poi contestare pesantemente tutti verso il finale di gara, dai calciatori all’allenatore, con particolare “attenzione” su quest’ultimo, maggior colpevole secondo la Gioventù degli scarsissimi risultati ottenuti fin qui. L’invito per lui è di dare le dimissioni immediatamente.

Paganese-Catanzaro 3-1, Lega Pro 1/B 2013/14

Paganese-Catanzaro 3-1, Lega Pro 1/B 2013/14

Festa per la squadra giallorossa, che corre verso i propri ultras i quali, come detto, sebbene risultino costanti nel sostenere fino alla fine gli undici in campo, grazie anche alla grande prestazione dei propri calciatori, rispetto agli altri anni risultano meno “intensi”; ma, considerando la loro storia, probabilmente sono semplicemente incappati in una giornata “no”.

Testo e foto di Alfonso Ceglia.