Un campo sportivo di tutto rispetto quello visto oggi. Si parla pur sempre di una Terza Categoria ma la gradinata, bella ed accogliente, sembra di categorie superiori. Fa molto freddo e tira vento, tutto alleggerito da un tiepido sole che riscalda i pochi presenti sugli spalti. La partita si gioca di sabato, in un orario alquanto scomodo. Qualche curioso che si affaccia nella tribunetta di fronte, battute sarcastiche di chi conosce poco o nulla di questa realtà.

In tutto questo contesto la fanno da padroni i 22 in campo, tra calcioni e terra battuta, e la dozzina di sostenitori dell’Ideale Bari. Partono come sempre in sordina, ma pian piano fanno gruppo e il loro sostegno va in crescendo. Cori molto “british”, qualche bella manata e qualche bel coro secco: tutto circoscritto in fiumi di birra che rendono più movimentata la “banda ideale”. Null’altro da sottolineare se non l’ennesimo gettone di presenza collezionato da questi ragazzi, che stanno scrivendo con grande umiltà un pezzo di storia a sostegno e salvaguardia del calcio popolare:  l’altra faccia del pallone, quello che rotola ancora per il piacere e la voglia di chi vuole abbandonare tessere, tv, divani e scandali per ripartire da zero.

Massimo D’Innocenzi.