Giornata caratterizzata da una forte pioggia che cade fin dalle prime ore dell’alba e che crea notevoli disagi in gran parte della Toscana. Fortunatamente, pochi minuti prima della partita, la pioggia cessa, anche se molti sportivi pontederesi resteranno comunque a casa.

La matricola Pontedera stupisce un po’ tutti, ed almeno in questo inizio di campionato si posiziona in vetta alla classifica, decisa più che mai a godersi il momento magico ed a prolungarlo il più possibile. Il turno casalingo è da sfruttare a pieno, al “Mannucci” arriva un Benevento seguito da un buon numero di tifosi e soprattutto di ultras, ultras che hanno deciso per il tesseramento in massa; in origine gli ultras tesserati beneventani erano solamente quelli della Curva Sud, da questa stagione la decisione è stata univoca e perciò la trasferta in terra toscana vede un ottimo numero di stregoni al seguito della squadra.

Il prepartita scorre via più che tranquillo, con il naso all’insù per vedere se il vento, che tira con una discreta forza, riesce a ripulire un cielo carico di nuvoloni neri. Gli ultras granata entrano nel proprio settore in coincidenza dell’inizio della partita, non attaccano né pezze né tanto meno striscioni dei gruppi, ma si posizionano al centro agitando qualche bandiera ed iniziando a sostenere la squadra. Dopo i primi cori di rito, spostano la loro attenzione sulla tessera del tifoso, ribadendo la loro contrarietà, poi è la volta di ricordare i diffidati, infine tornano a sostenere la maglia intonando pure qualche coro per i singoli giocatori.

I giallorossi fanno il loro ingresso alla spicciolata e comunque con la partita iniziata da una manciata di minuti: il tempo di prendere posto, di fare gruppo ed ecco l’accensione di un fumogeno, con i cori che iniziano ad alzarsi con buona lena. Esteticamente sono belli a vedersi, riescono molto bene a fare quadrato dietro le loro pezze, nella parte bassa agitano delle belle bandiere ed i cori sono continui ed abbastanza potenti.  Il sostegno alla squadra è assiduo, cantano per la maglia e per la città, la loro particolarità è di tenere un coro alto anche una decina di minuti. In definitiva si fanno apprezzare per una continuità difficile a trovare altrove. A livello di colore non demeritano assolutamente, un paio di torce vengono accese nei vari momenti della partita, mentre le bandiere sono spesso levate al cielo e la loro fattura è ottima.

La partita sul terreno verde sintetico, si mette bene per il Pontedera che, dopo appena dieci minuti, passa in vantaggio con un gol del bomber Grassi. Se la rete mette benzina nel motore dei padroni di casa, gli ospiti non si abbattono di certo e continuano a tifare per la propria squadra in maniera lodevole.

Anche gli ultras granata sono continui nel sostegno alla squadra, quello che li penalizza oltremodo è l’aspetto numerico, infatti la giornata non proprio soleggiata, lascia a casa i più indecisi, così a sobbarcarsi l’onere del tifo resta un drappello di irriducibili che si fa vedere e sentire per tutta la partita, ma sicuramente qualche elemento in più avrebbe fatto comodo.

Nella ripresa i beneventani continuano a sostenere la squadra su buoni ritmi: ancora cori prolungati, ancora battimani ritmati ed una compattezza che è sempre bella a vedersi. In questi secondi quarantacinque minuti vengono privilegiati i cori, ora le bandiere vengono sventolate un po’ meno ma i battimani sono più compatti e continui. I sanniti chiedono a gran voce la vittoria ma, come nella prima frazione, dopo dieci minuti è nuovamente il Pontedera a segnare il secondo gol della giornata. Esultanza scomposta da parte dei padroni di casa, qualcuno si dirige, chissà per quale arcano motivo, a sbeffeggiare i sanniti, qualcuno di questi ultimi risponde per le rime, ma sono gli stessi ultras giallorossi a calmare le acque e a riportare un paio di persone ai propri posti. Il tifo degli ospiti riparte come se nulla fosse successo, ancora cori per la squadra, ancora si chiede una reazione, ancora battimani.

Il Benevento sul campo non molla, riesce a chiudere il Pontedera nella propria metà campo e porta alcuni pericoli  alla porta avversaria. Quando mancano una decina di minuti alla fine della partita, ecco il gol degli ospiti che riapre la partita, ma evidentemente il Pontedera è squadra di carattere ed una volta ripreso l’incontro, riesce a chiudere virtualmente la partita con il proprio terzo gol della giornata. Sugli spalti parte la festa dei padroni di casa, anche la tribuna partecipa ai cori, passano i minuti ed al triplice fischio del direttore di gara, il solito corollario di canti di gioia: “Salutate la capolista” si alza forte e deciso, dalla tribuna c’è chi addirittura parla già di serie B, il passo magari è un po’ troppo lungo, ma giocando con questa intensità, la squadra granata si potrà togliere sicuramente delle soddisfazioni.

Anche gli ultras sanniti tributano un bell’applauso ai propri giocatori ed i cori accompagnano la squadra negli spogliatoi. In ultima analisi una bella partita, sia sul campo che sugli spalti, dove le due tifoserie hanno onorato l’impegno nel migliore dei modi. Da segnalare, infine, i cori offensivi dei sanniti verso i nemici nocerini, mentre i pontederesi hanno intonati cori contro i rivali ponsacchini, viareggini ed empolesi.

Valerio Poli.