Quella tra Sampdoria e Torino è una delle grandi classiche del tifo, una gara che ha contrapposto spesso in modo aspro le due tifoserie, anche per via del legame tra i granata e gli arcirivali cittadini della Samp, ovverosia i genoani.

Dai tempi della Samp di Cassano e Pazzini, qualche equilibrio si è rotto in casa blucerchiata. Gli ultras, da parte loro, non hanno mai fatto mancare il proprio appoggio alla squadra, non è un caso che prima della partita, durante l’ultimo allenamento in quel di Bogliasco, una folta rappresentanza blucerchiata, UTC in testa, abbia fatto sentire tutta la vicinanza e il sostegno ai propri ragazzi in vista di questo impegno per certi versi delicato, seppur sia ancora la parte iniziale della stagione.

Più critico l’approccio dei “Fedelissimi”, soprattutto nei confronti della società, nella fattispecie di Garrone, indicato in uno striscione come maggior colpevole della situazione attuale, non fosse altro perché è il massimo esponente del sodalizio e giocoforza quello che deve assumere l’onere di metterci la faccia.

A proposito di striscioni, trova posto in transenna anche uno che invita ad un grande evento previsto di lì a qualche giorno: nei pressi di Marassi, un Largo sarà intitolato alla stessa UC Sampdoria. Caso più unico che raro di una squadra che dà il proprio nome alla toponomastica cittadina.

Molto bello il colore della Gradinata Sud, con le tante bandiere blucerchiate che offrono un colpo d’occhio davvero notevole.

La presenza granata è di tutto rispetto, del resto dopo la scelta dei gruppi maggiori di sottoscrivere la tessera del tifoso, il problema delle limitazioni di spostamente non si pone nemmeno. Oltretutto Genova resta una delle trasferte geograficamente più abbordabili da Torino. La loro dose di colore la offrono con una manciata di bandiere e dalle sciarpe tenute tese.

In campo finisce con uno scoppiettante 2-2. Oltre ai tanti goal, contribuisce anche l’arbitro a gettare benzina sul fuoco con diverse scelte discutibili. Risultato che lascia l’amaro in bocca soprattutto ai tifosi doriani, sempre più consapevoli che anche quest’anno ci sarà da soffrire fino alla fine.

Testo di Gilberto Poggi.
Foto di Alberto Cornalba.