Vicenza-Venezia 2-1, Lega Pro 1/A 2013/14

Vicenza-Venezia 2-1, Lega Pro 1/A 2013/14

Circa 7.000 spettatori per questo derby veneto che torna a Vicenza dopo parecchi anni. Purtroppo assenti gli Ultras lagunari: la loro Curva Sud da inizio anno continua compatta la lotta contro la “tessera del tifoso”, rimanendo a casa in occasione delle partite esterne, e questo fa sì che siano solo 40 i tifosi arancioneroverdi presenti nel settore ospiti.

La curva del Vicenza è bella, colorata, compatta e rumorosa. Davvero encomiabile vista la situazione poco chiara a livello societario, che va avanti ormai da più di 10 anni.

“La Vicenza Ultras”, sigla dietro alla quale si riconoscono i gruppi che da questa stagione hanno preso il timone della curva, fa del suo meglio per colorare la Sud.

Vicenza-Venezia 2-1, Lega Pro 1/A 2013/14

Vicenza-Venezia 2-1, Lega Pro 1/A 2013/14

Sono tante le bandiere presenti (e c’era da aspettarselo, visti gli appelli nei forum biancorossi in settimana), come tanta è la passione per questa maglia in città e provincia. I bandieroni sventolano per tutta la partita nella parte bassa della curva, regalando un colpo d’occhio notevole che si accompagna a potenti boati e interminabili cori.

All’ingresso delle squadre, i gruppi vicentini Zona Mucchio, South Terrace e Bruti da VedaRe organizzano una coreografia non autorizzata, e subito dopo vengono accese delle torce.

Durante la gara il tifo è  intenso e continuo. Vengono alzati due striscioni: il primo è per i gemellati di Metz, fermati per i fatti risalenti al loro derby di andata in casa col Nancy; il secondo è per ricordare Fex di Udine e Bubu di Pescara. Bella come sempre la sciarpata vicentina.

Vicenza-Venezia 2-1, Lega Pro 1/A 2013/14

Vicenza-Venezia 2-1, Lega Pro 1/A 2013/14

Restano da segnalare i cori per i tantissimi diffidati di casa, quelli contro la proprietà e infine, a derby archiviato, l’abbraccio finale tra la Sud, i giocatori e il tecnico “capitan Lopez”, che lascia presagire una ritrovata serenità tra ambiente e squadra, oltre a tanta voglia di far bene da entrambe le parti.

Testo e foto di Marcello Casarotti.