Circa 7.000 spettatori per questo derby veneto che torna a Vicenza dopo parecchi anni. Purtroppo assenti gli Ultras lagunari: la loro Curva Sud da inizio anno continua compatta la lotta contro la “tessera del tifoso”, rimanendo a casa in occasione delle partite esterne, e questo fa sì che siano solo 40 i tifosi arancioneroverdi presenti nel settore ospiti.
La curva del Vicenza è bella, colorata, compatta e rumorosa. Davvero encomiabile vista la situazione poco chiara a livello societario, che va avanti ormai da più di 10 anni.
“La Vicenza Ultras”, sigla dietro alla quale si riconoscono i gruppi che da questa stagione hanno preso il timone della curva, fa del suo meglio per colorare la Sud.
Sono tante le bandiere presenti (e c’era da aspettarselo, visti gli appelli nei forum biancorossi in settimana), come tanta è la passione per questa maglia in città e provincia. I bandieroni sventolano per tutta la partita nella parte bassa della curva, regalando un colpo d’occhio notevole che si accompagna a potenti boati e interminabili cori.
All’ingresso delle squadre, i gruppi vicentini Zona Mucchio, South Terrace e Bruti da VedaRe organizzano una coreografia non autorizzata, e subito dopo vengono accese delle torce.
Durante la gara il tifo è intenso e continuo. Vengono alzati due striscioni: il primo è per i gemellati di Metz, fermati per i fatti risalenti al loro derby di andata in casa col Nancy; il secondo è per ricordare Fex di Udine e Bubu di Pescara. Bella come sempre la sciarpata vicentina.
Restano da segnalare i cori per i tantissimi diffidati di casa, quelli contro la proprietà e infine, a derby archiviato, l’abbraccio finale tra la Sud, i giocatori e il tecnico “capitan Lopez”, che lascia presagire una ritrovata serenità tra ambiente e squadra, oltre a tanta voglia di far bene da entrambe le parti.
Testo e foto di Marcello Casarotti.