Dopo l’intensa serie dei quarti di finale scudetto disputati lo scorso anno, tornano ad incrociarsi Virtus Roma e Pallacanestro Reggiana. Una sfida che mette di fronte due formazioni in un momento di discreta forma e due tifoserie i cui rapporti si sono deteriorati nel finale dello scorso campionato. Al PalaTiziano è tornato un po’ di entusiasmo dopo le ultime convincenti prove della squadra e già da fuori capisco che ci sarà almeno una cornice degna rispetto alle desolanti partite di Eurocup.

Una volta ritirato l’accredito entro e come di consueto il primo sguardo va verso il settore ospiti. Sono una decina i Reggiani presenti che, senza pezze e striscioni, si fanno già sentire con un paio di manate secche. La curva di casa deve ancora riempirsi, così nel frattempo scelgo una postazione dalla quale scattare. Il bello del palazzetto di Viale Tiziano è il poter girare senza problemi, cambiando l’angolatura delle foto. Quando la partita sta cominciando ecco entrare i gruppi di casa. ROMA MCMXL, Gioventù e Galleristi Anonimi. Subito mani in alto e cori in sostegno della squadra.

In campo gli Emiliani conducono a sorpresa, galvanizzando il manipolo di ultras ospiti che si fanno sentire in più di un’occasione. Da parte romana, oltre ad un tifo abbastanza continuo, ripetuti insulti all’indirizzo dei dirimpettai i quali non sembrano accennare alcuna risposta. Nella seconda parte della gara i biancorossi calano di pari passo con la squadra, mentre il pubblico di casa prende lentamente il sopravvento scuotendo la squadra e spingendola ad una rabbiosa rimonta. I gruppi della Ancilotto sono abbastanza coordinati, l’unico neo rimangono forse i numeri. Ma questo è un discorso che si perde nella notte dei tempi a Roma. Lo abbiamo visto lo scorso anno, quando, con la Virtus in odore di finale, un’intera città si era ricordata dell’esistenza della sua squadra di basket; lo stesso pubblico che in Eurocup superava a malapena i duecento spettatori paganti. Chi segue assiduamente la pallacanestro nella Capitale sa che è così. Penso sia il vero e proprio cruccio delle grandi città in Italia, dove il calcio ed una sponsorizzazione spesso inesistente della palla a spicchi, rischiano di affossare uno sport che in Italia rimane comunque tra i più seguiti. Siamo limitati sotto questo punto di vista. Basti guardare le immagini di una qualsiasi partita che non sia calcio in altri paesi. Volley, Basket, Cricket, Hockey. Palazzetti e piste quasi sempre piene. Alla stregua degli stadi. Una cosa non esclude l’altra.

Nel frattempo la Virtus rimonta e supera definitivamente la Reggiana nell’ultimo quarto, suscitando il tripudio dei propri tifosi che si mettono in mostra per belle esultanze. Come sempre accade, l’ultimo periodo è il più intenso per il tifo. Se gli ospiti si sono ormai lentamente spenti, i Romani sono a mille ed il coro “Tutti quanti cantano e bevono per te” risuona forte in tutto il palazzetto. Arriva la sirena finale e con essa l’esultanza dei ragazzi di Dalmonte. Dopo un avvio tribolato ed alcune prestazioni al di sotto delle proprie possibilità, i giallorossi sembrano aver trovato la quadratura del cerchio. Magari non arriverà la finale come nella passata stagione, ma la squadra c’è e se la potrà giocare fino alla fine. Anche Reggio Emilia si conferma su buoni livelli ed in grado di aspirare a qualcosa di più rispetto ad una semplice salvezza. E’ arrivato il tempo di andare. Le vacanze natalizie incombono ma il basket non si fermerà. Tra solo 72 ore infatti sarà ancora PalaTiziano, Virtus Roma contro Dinamo Sassari.

Simone Meloni.