Trentunesima giornata di campionato per quanto riguarda la Lega Pro. Oggi mi trovo a San Benedetto per l’interessante incontro Sambenedettese – Reggiana, con i marchigiani settimi in classifica staccati di sette punti dagli emiliani, quinti in classifica.

È dal campionato di Serie C1 2008/2009 che le due formazioni non s’incontrano e negli undici precedenti la Reggiana non ha mai espugnato il Riviera delle Palme.

La società ospitante indice la giornata rossoblù, per cui oggi gli abbonamenti non sono validi e tutti pagano il biglietto, mentre dalla parte ospite i granata del Gruppo Vandelli, prima della gara, offriranno un pranzo alle famiglie terremotate di Arquata del Tronto che sono ancora ospitate dagli albergatori di San Benedetto.

Gli ingredienti per una bella gara, soprattutto dal punto di vista ultras, ci sono tutti e così decido di arrivare nei pressi del “Tempio del Tifo” (come viene definito lo stadio dai sambenedettesi) un’oretta buona prima del fischio d’inizio che avverrà alle 14:30.

Dopo un giro veloce nei pressi della curva e con le strade chiuse e presidiate per far desistere qualsiasi incontro ravvicinato, decido di entrare sul rettangolo verde per gustarmi in tutta tranquillità l’entrata alla spicciolata dei tifosi, sia casalinghi che ospiti.

Gli spettatori totali alla fine sono oltre tremila. Nella Curva Nord rossoblù noto la presenza di due striscioni tedeschi appartenenti a due gruppi amici ben distinti: “Schickeria” del Bayern Monaco e “NBU” del Friburgo. Inoltre, sempre in Curva Nord, vedo delle differenze sostanziali dall’ultima volta che venni da queste parti, circa un mese fa nella gara contro il Venezia: a centro curva ci sono sempre gli Ultras Samb, mentre ai lati, oltre i Baldi Giovani Pda da una parte, dall’ altra c’è un nuovo gruppo formatosi o staccatosi da poco, i Futili Motivi.

Nel settore ospiti, almeno ad inizio partita, è solo il Gruppo Vandelli ad essere presente.

A livello coreografico i padroni di casa non deludono nemmeno questa volta accendendo torce e fumogeni dietro i drappi dei gruppi, con i Futili Motivi che espongono un bandierone rossoblù con sopra riportante la scritta del gruppo, oltre ad accendere una torcia e sventolare una decina di bandieroni.

Su sponda emiliana, il Gruppo Vandelli, si esibisce in una bella sciarpata anche se non troppo fitta, impreziosita dallo sventolio di un paio di bandieroni; si può notare appesa, insieme agli striscioni granata, una bandiera del Genoa.

Nel primo tempo il tifo dei padroni di casa è eccezionale: cori cantati continuamente e quasi sempre accompagnati da potenti battimani, con la squadra che aiuta andando in vantaggio dopo appena dieci minuti. A dir poco esplosiva l’esultanza. Devo dire che i sambenedettesi non si fermano praticamente mai, con picchi d’intensità corale che raggiungono alti livelli, con cori cantati non solo dalla curva ma dallo stadio intero.

Passando agli ospiti, in questa prima frazione spetta al solo Gruppo Vandelli tirare la carretta, e devo dire che non mi sono affatto dispiaciuti nonostante lo svantaggio iniziale. Tifo abbastanza continuo, seppur si notino delle pause di poco conto, con discreti battimani e mani alzate effettuati ad accompagnare qualche coro. I bandieroni vengono sventolati anche se non sempre continuamente.

Al quarantesimo, finalmente, tutti insieme salgono le scale del settore ospiti anche i componenti delle Teste Quadre; di comune accordo col Gruppo Vandelli cominciano a cantare con una più decisa intensità, facendosi vedere con battimani a tutto settore.

Nel secondo tempo i rossoblù continuano a cantare senza sosta, accendendo un fumogeno rosso e sventolando sempre i bandieroni, i quali creano un effetto visivo stupefacente. Molto bello il gioco delle braccia, fatto da buona parte della curva, quando vengono agitate a destra, sinistra, in alto e basso, oltre ai battimani che accompagnano quasi tutti i cori che vengono cantati.

A nove minuti dalla fine Damonte segna il gol che blinda il risultato, facendo esultare lo stadio intero con la curva rossoblu che si esibisce in una splendida sciarpata, non fittissima, ma che mette la ciliegina sulla torta ad una prestazione sicuramente maiuscola da parte della tifoseria marchigiana.

Passando agli ospiti, possiamo dire che in questa seconda frazione i gruppi di spicco della tifoseria granata si danno parecchio da fare per farsi sentire e reggere il confronto con i padroni di casa, cosa non sempre facile. Comunque tifano senza soste con numerosi battimani ad accompagnare i cori, ma dopo il raddoppio sambenedettese si perdono un po’ con qualche piccola pausa; sanno riprendersi, nelle battute finali, esibendosi in una bella sciarpata che viene esposta subito dopo quella dei padroni di casa, molto duratura e portata avanti pure dopo il triplice fischio finale per salutare i giocatori, che li vanno a loro volta a ringraziare per il sostegno ricevuto.

Per i giocatori della Sambenedettese applausi da parte di tutto lo stadio per questa importante vittoria, con la Nord che continua ad incitare e tifare la Samb anche quando la squadra fa rientro negli spogliatoi.

Sicuramente una partita che valeva la pena vedere con protagoniste due tifoserie tra le più passionali di questo girone.

Marco Gasparri.