Giornata molto importante per l’Eccellenza marchigiana, si assegna il primo trofeo della stagione, la Coppa Italia, a contenderselo saranno Tolentino e Fabriano Cerreto, che rispettivamente  al momento si trovano al secondo e primo posto in classifica in campionato.

Inizialmente la partita si sarebbe dovuta disputare a San Severino Marche, quasi a metà strada tra i due paesi, ma poi le autorità competenti hanno posto il veto additando lo scarso numero di posti e l’assenza di divisioni fra i settori. Inoltre da quelle incombeva il rischio neve e quindi il rinvio per questa finale particolarmente attesa da tutti.

Così, di comune accordo tra le due società, la scelta ricade sullo stadio “Della Vittoria” di Tolentino, come auspicio di rinascita per uno dei comuni colpiti dal sisma nel 2016, anche se ciò vorrà dire che – pur se teoricamente in campo neutro – il Tolentino giocherà praticamente in casa.

Ad inizio settimana la neve ricopre il piccolo centro marchigiano e ovviamente anche il manto verde del campo sportivo che solo 5 ore prima della disputa dell’incontro riceve il via libera dalle autorità.

Mercoledì parto nel primo pomeriggio raggiungendo la meta un’ora prima del fischio d’inizio con un accenno di nevicata solo nella zona di Colfiorito. A Tolentino ero già stato alla fine di maggio del 2012, per la finale play off di Eccellenza Marche tra Tolentino e Fermana che avrebbe decretato il passaggio agli spareggi nazionali. Clima caldo quella volta e oltre duemila persone a gremire gli spalti con un buon seguito anche da Fermo.

Tutt’altra situazione oggi, con un freddo da lupi e poca gente in giro per le strade. A darmi il benvenuto il bellissimo e lungo murales degli SCONVOLTS, gruppo portante della tifoseria cremisi fin dal 1988: è soprattutto da loro che in questa serata mi aspetto le cose migliori.

Il comitato regionale Marche ha disposto l’apertura della sola tribuna coperta e della gradinata Pallorito (dal nome di un tifoso scomparso) per i tifosi locali, chiuse invece al pubblico le due curve. Ai tifosi del Fabriano viene ricavato, con del nastro segnaletico rosso, un settore nella tribuna coperta.

Come prevedevo non c’è il pubblico delle grandi occasioni: spettatori solo 403 (paganti 314, omaggio 89), dato comunicato dalla società cremisi a fine partita. Pochini per una finale ed evidente segno che nelle scelte di federazioni ed autorità varie ci siano ampi aspetti da rivedere.

Da tutt’altro punto di vista mi stupiscono gli ultras del Tolentino, presenti in discreto numero, anche se è pur vero che giocano in casa. A dar loro manforte ci sono, nell’ordine, gli amici dell’Osimana con una “pezza” raffigurante lo stemma di Osimo, quelli di Potenza Picena con lo stendardo ULTRAS POTENZA PICENA 1977 ed infine quelli della Sangiustese con la “pezza” SCONVOLTS STESE.

Purtroppo non c’è confronto ultras sugli spalti perché i pochi tifosi ospiti presenti preferiscono lasciare vuoto il proprio settore per mescolarsi ai locali con i quali si godono la partita da seduti e senza partecipazione alcuna. D’altronde la piazza di Fabriano, pur contando circa quarantamila abitanti, al calcio ha sempre preferito il basket di cui in passato godeva buona tradizione.

I sostenitori di casa illuminano la fredda serata grazie all’accensione di una decina di torce, qualche fumogeno ed una moltitudine di stelline mentre quattro grossi stendardi compongono la sigla ST88 (SCONVOLTS TOLENTINO 1988) e in balconata compare lo striscione: “LOTTA PER LA MAGLIA VINCI CON GLI ULTRAS”.

Molto positivi i cremisi sotto ogni aspetto, forse qualche bandiera in più sarebbe stata gradita ma il colore di certo non è mancato. Analizzando più approfonditamente, nella prima frazione sono partiti cantando diversi cori accompagnati da buoni battimani. Tifo piacevole ed abbastanza continuo con una sciarpata ad essere sinceri non troppo fitta ma comunque colorata.

Ad un minuto dalla fine del primo tempo, Tortelli trova il gol del vantaggio cremisi facendo esplodere la tifoseria locale. Nel secondo tempo gli ultras esordiscono con una bella coriandolata, poi continuano a cantare ma soprattutto ad offrire molto colore dapprima grazie all’accensione di un fumogeno viola e nei minuti successivi di una torcia “big flash”.

Proseguono aumentando l’intensità senza perdere il colore, garantito dall’accensione di un fumogeno bianco e subito dopo da uno nero, preludio ad una nuova sciarpata meno fitta della precedente.

Ancora fumogeni ai quali si aggiungono cori sia per le tifoserie amiche presenti questa sera che contro Foligno, avversario nella fase nazionale in quanto già vincente della Coppa Italia dell’Eccellenza Umbra.

A fugare ogni dubbio ci pensa al settantaseiesimo il gol del raddoppio di Cicconetti che esulta con gli ultras che accendono ancora una torcia ed esplodono un potente petardo. Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro decreta la fine delle ostilità e finalmente il Tolentino può alzare al cielo l’ambito trofeo con i giocatori che festeggiano di nuvo insieme ai propri ultras ai quali viene fatta alzare la Coppa al cielo prima di consegnarla al presidente cremisi.

La festa continua con le foto di rito dei giocatori con la Coppa, mentre gli ultras già pregustano il primo confronto fuori dai confini regionali contro il blasonato Foligno, sfida molto interessante sia dal punto di vista sportivo che sugli spalti.     

Marco Gasparri