Chiamarlo derby non si può propri, però sarebbe la parola più corretta, Il Tuttocuoio è infatti l’espressione calcistica del paese di Ponte a Egola, situato in provincia di Pisa. Poi, come ben sappiamo, storia, bacino d’utenza e tradizioni sono talmente diversi che non è assolutamente possibile parlare di derby sulle gradinate. Per il Tuttocuoio giocare il Lega Pro è toccare il cielo con un dito mentre per il Pisa è una tappa obbligata verso categorie più consone. Ma se in questi ultimi anni c’è stato un risvolto positivo nel nostro calcio, è stato proprio quello che ha visto salire alla ribalta squadre che sono l’espressione di paesi o addirittura di quartieri.
Qualcuno potrebbe storcere il naso nel vedere piccole frazioni rappresentate da squadre che calcano i campi di Serie A o Serie B, ma si rischia di tornare al pensiero del buon Lotito, che non vedeva di buon occhio il Carpi ed il Frosinone nella massima serie. E per i suoi interessi (a dir la verità non solo per i suoi), il ragionamento filava pure giusto, ma se nel calcio togliamo pure la sorpresa, il clamore di una sconfitta o di una vittoria, la speranza di una promozione, cosa resta? Molti ricordano con gioia mista ad incredulità lo scudetto del Verona o quello della Sampdoria, due squadre che hanno saputo interrompere il dominio assoluto dei noti squadroni italiani. Ed allora bisogna rallegrarsi di esempi come Carpi, Frosinone e come il Tuttocuoio, squadre e tifoserie che vivono il momento nella maniera più disincantata possibile, consci che un’eventuale retrocessione non può diventare un dramma.
Incontro, questo, che ha il suo lato triviale, con il Tuttocuoio che ha come mister quel Cristiano Lucarelli che della propria livornesità non ne ha mai fatto un mistero. Inoltre come dirigente vi è un certo Igor Protti, che pur non essendo nato a Livorno, ha fatto la fortuna della squadra amaranto e ne è diventata una bandiera indiscutibile. Fattori che hanno spinto la tifoseria nerazzurra a prendere posizione ed infatti pochi minuti dopo l’inizio della partita, in Curva Nord è apparso uno striscione significativo:”Lucarelli eterno rivale nemico da rispettare”. Questo perché il mister aveva speso, qualche giorno prima dell’incontro, parole di augurio verso un noto personaggio della Curva Nord in lotta con un grave problema di salute, parole che evidentemente hanno travalicato la ruggine che ci può essere tra due tifoserie tradizionalmente nemiche. La rivalità è una cosa, il rispetto e la solidarietà un’altra.
Detto questo, la Nord si presenta ancora con buoni numeri, malgrado la serata non sia delle migliori. Una pioggerellina insistente non rende la giornata delle più gradevoli, ma gli ultras sono sempre presenti e per l’occasione viene appeso alla vetrata un lungo striscione:”Legati ai valori del passato…uniti lottiamo ancora oggi:”
Il tifo è continuo, poche le pause e mai troppo prolungate, si cerca di coordinare il sostegno tramite un megafono e ciò coinvolge un bel numero di persone. Tanti i cori per la squadra, scontati quelli contro mister Lucarelli ed i livornesi in genere, ma parecchi anche contro le forze dell’ordine durante l’esposizione di un secondo striscione della giornata:”Non dire ratto se non l’hai nel sacco”.
Per il resto la curva continua a sostenere la squadra malgrado questa incontri più di un ostacolo nell’arrivare a calciare in porta. La partita vive di alcune folate, ma anche di momenti di stanca, nonostante ciò gli ultras continuano imperterriti a proporre cori su cori, alcuni di questi ripresi anche dalla gradinata che in alcune occasioni spalleggia a dovere i vicini di settore.
Gli ospiti fanno quello che possono, nel settore attaccano diversi striscioni ed alcune pezze, i tifosi più accaniti si posizionano in alto e provano a farsi sentire. Onore a loro per la presenza, per il solo fatto di essere vivi e presenti meriterebbero un lungo applauso, però è inevitabile che i numeri non giochino a loro favore, perciò devono ritagliarsi il giusto spazio nei rari momenti di silenzio del pubblico di casa.
Una bandiera a scacchi nero-verde viene fatta sventolare di tanto in tanto, qualche battimani viene effettuato, segno che oltre la presenza c’è la volontà di lasciare il segno.
Il Tuttocuoio regge l’urto dei più blasonati avversari per più di un tempo, poi capitola di fronte alla rete del neo entrato Varela. Però dà dimostrazione di essere vivo sfiorando il pareggio in un paio di occasioni. Anche il Pisa fallisce un paio di occasioni ma in definitiva esce dall’Arena con tre punti a proprio favore.
La squadra si dirige sotto la curva per i meritati applausi, per il Tuttocuoio una battuta d’arresto ma squadra e tifosi si scambiano i complimenti: la salvezza non è assolutamente una chimera malgrado Lotito sulla questione abbia idee completamente opposte. Poi vallo a raccontare che il calcio è solo un gioco!!!
Valerio Poli