In un’assolata domenica di fine maggio, il Trastevere e la Nocerina scendono in campo per la loro ultima gara stagionale. La partita che va in scena al “Trastevere Stadium” è di grande importanza, trattandosi della finale dei playoff del girone H del campionato di Serie D. Si gioca nell’impianto capitolino in quanto la compagine locale si è classificata più in alto, rispetto alla Nocerina, al termine della stagione regolare, motivo per cui può godere anche della possibilità di ottenere due risultati su tre ˗ al termine dei 90’ o degli eventuali supplementari ˗ per la vittoria del mini torneo.

I rionali giungono alla partitissima dopo aver eliminato il Nardò nella semifinale, mentre i campani hanno estromesso dalla finale il Gravina.

Un nutrito contingente rossonero affolla il settore ospiti dell’ex “Stadio Bachelet”, confermando gli ottimi numeri portati in trasferta dagli ultras nocerini nel corso di tutta la stagione (un dato, questo, che ho verificato con i miei occhi nelle sfide di Genzano ed Anzio). Si tratta di una presenza per la maggior parte di tipo ultras, per cui la truppa campana mette piede sui gradoni della struttura romana non con l’intento di assistere alla partita passivamente o anche semplicemente di effettuare una gita fuori porta, ma di tifare in maniera attiva e continua, sostenendo la maglia.

I ragazzi molossi risultano coloratissimi, grazie ai tanti bandieroni di ottima fattura tenuti costantemente in alto ˗ come è loro consuetudine ˗, cui va aggiunto il solito corollario dei numerosi vessilli appesi sulla balaustra. I battimani e i cori scanditi dal tamburo caratterizzano la loro prestazione, insieme all’esposizione di due striscioni: il primo presenta, su sfondo nero, il messaggio: “in ogni istante delle nostre vite ˗ Alberto vive Rione Gelsi, che poi viene affisso sulla balaustra, proprio ad un giorno dall’anniversario della morte di Alberto Bove, tifoso nocerino deceduto tragicamente il 22 maggio del 2012 in seguito ad un incidente stradale; l’altro striscione, usa e getta, presenta la scritta: “…ed ora via tutti!!!”, a testimonianza della delusione generata in seno alla tifoseria rossonera dalla mancata vittoria di un campionato prima del quale la compagine campana era data tra le favoritissime per il salto di categoria. Da segnalare che altri tifosi ospiti si sistemano dietro la recinzione che cinge uno dei lati corti del campo, i quali esultano in maniera veemente al gol dello 0 ˗ 2 realizzato da Girardi, che si reca a festeggiare proprio in loro prossimità.

Dall’altro lato, i restanti tre quarti dell’unica tribuna ˗ destinati ai locali ˗ risultano animati da una buona presenza di pubblico. I tifosi trasteverini, all’ingresso in campo delle squadre, propongono una coreografia composta per una metà da bandierine amaranto, per l’altra, bianche; ad accompagnare lo spettacolo, un lungo striscione appeso sulla balaustra recita: “Sbraniamoli ˗ Rione XIII Trastevere”. Poi, al termine della scenografia, mentre la maggior parte del pubblico si siede per godersi la partita, il solito gruppetto di ultras locali si sistema nell’estremità sinistra, dietro la pezza “H.S.L.”, da dove sostiene la squadra di casa con buona compattezza.

In campo, non si realizza l’imperativo espresso dal pubblico tiberino nella coreografia: è infatti la Nocerina ad assicurarsi la vittoria, grazie ad un autorevole 0 ˗ 2 che reca le firme di De Julis (27’) e Girardi (91’). I campani vincono dunque gli spareggi del loro girone, guadagnandosi in tal modo un ottimo posizionamento nella graduatoria dei ripescaggi (si ricorda che i playoff di Serie D non garantiscono l’accesso diretto in Serie C): solo l’estate ci dirà in quale categoria giocherà la Nocerina nella stagione 2017 – 2018.

Testo di Andrea Calabrese.
Foto di Valerio Caprino.