Prima partita ufficiale di questa nuova stagione, l’annata 17-18, che si apre con il Primo turno di coppa Italia giocato in un’unica partita. A questa prima tornata di coppa partecipano le nove squadre di Serie D, le seconde classificate della precedente stagione, più 27 squadre di Serie C.

La formula, secondo me, continua a non essere delle migliori visto che la squadra più debole gioca in casa della squadra più forte. Fortunatamente, essendoci qualche fattore esterno ad influenzare le scelte (ristrutturazioni degli stadi, rizollature, ecc.) si possono trovare delle rare eccezioni in cui la squadra che dovrebbe giocare in casa chiede l’inversione di campo. Questo è il caso della Reggiana, che dovrebbe giocare in casa contro il Trastevere, ma per lavori di rifacimento al “Giglio” (la prima denominazione oltre ad essere quella che più conta è anche la più bella), chiede ed ottiene l’inversione di campo.

Sfida molto più affascinante e curiosa, questa fra Trastevere e Reggiana, rispetto a quella che si sarebbe dovuta disputare nello stadio emiliano. Penso che non capiterà mai più di vedere i reggiani in uno stadio così particolare dentro la città di Roma, nello splendido scenario di Villa Pamphili, per cui decido di assistere a questa partita, e per il sottoscritto diciamo che è un avvio “partitellaro” molto soft essendo particolarmente vicina come partita.

La prima partita ufficiale porta con sé sempre diverse emozioni ed una certa ansia di arrivare tardi: dopo tanti anni in giro per i campi ancora non mi spiego il perché, per cui arrivo con molto anticipo sull’orario di inizio delle 16:30. Essendo in piena estate e con la gente al mare, con un pizzico di fortuna riesco a trovare subito parcheggio e ritirare il mio accredito, mentre molti reggiani sono già fuori al settore loro destinato.

La tribuna unica regala una cornice di pubblico molto bella e particolare, con il settore ospiti ritagliato in un pezzo della stessa tribuna. Indubbiamente fa un effetto strano vedere i drappi dei reggiani appesi nel settore ospiti del piccolo “Trastevere Stadium” (maledetta moda di dare nomi in inglese per identificare gli stadi).

Gli emiliani, presenti in circa 80, già prima della gara si fanno sentire con cori per la Regia, mentre con l’entrata delle squadre in campo sventolano tre bandieroni più diverse bandierine del “Gruppo Vandelli”, accendendo inoltre un fumogeno granata.

Nella prima frazione, per la squadra ospite, la partita si mette subito in discesa visto che passa in vantaggio già al quinto minuto con un pallonetto di Cesarini, per cui i tifosi esultano e cantano, accompagnando a volte i cori con discrete mani alzate e seppur lo sventolio dei bandieroni non sia costante ci sarà colore per via delle bandierine.

Il tifo sarà continuo per una buona mezzora, poi data anche l’elevata temperatura (percepiti 37 gradi), andrà a scemare e si noteranno delle pause.

Passando ai padroni di casa, il Trastevere ha un piccolo gruppetto di fedelissimi che non manca mai di incitare la formazione del Rione, come amano definirla loro. Men che meno possono mancare in questa occasione: sono una ventina a prendere posto al lato estremo opposto della tribuna rispetto al settore ospiti. Entrano leggermente in ritardo (si verrà poi a sapere che le forze dell’ordine hanno creato loro problemi per il tamburo) ed attaccano le due pezze, ma ci vorranno circa 10-15 minuti prima che comincino a tifare perché i problemi continuano pure nel settore.

Dopo queste difficoltà, finalmente troveranno un po’ di tregua e potranno cominciare a tifare. Nonostante lo svantaggio iniziale, i problemi pregara ed il caldo si fanno sentire con cori accompagnati da battimani e con il tamburo che detterà i tempi e li aiuterà nei momenti di stanca. Il tifo non sarà sempre continuo e si noteranno delle pause.

In apertura di secondo tempo, sorprendentemente il Trastevere pareggerà con un colpo di testa di Sfanò, facendo esultare la tribuna gremita di gente (da ricordare che siamo al 30 luglio). Per il resto il tifo sarà più continuo rispetto al primo tempo, anche se non mancheranno piccole pause ad alternarsi ai cori. Poco dopo il gol effettueranno una piccola sbandierata con 4-5 bandierine.

Tornando ai reggiani possiamo dire che in questa seconda frazione c’è un calo fisiologico rispetto alla prima parte di gara, soprattutto nell’intensità dei cori. Il tifo risulterà discontinuo seppur quando vedranno la squadra in difficoltà, cercheranno di aiutarla spingendola fino alla rete del nuovo vantaggio, grazie ad un autogol avvenuto prima della mezz’ora.

Battimani e sbandierate non mancano e si canta fino al fischio finale, quando esulteranno per questa vittoria con la squadra sotto al settore. Nel prossimo turno affronteranno lo Spezia al “Picco” e già nel corso della gara si conteranno 2-3 cori proprio contro gli spezzini.

Da segnalare con i reggiani la presenza della pezza genoana, “Vecchio Stile”, accanto alle altre pezze granata. L’uscita degli emiliani sarà del tutto tranquilla, mentre nella parte dei ragazzi del Trastevere le forze dell’ordine faranno ancora storie, tant’è che chiederanno pure i documenti per ulteriori accertamenti. Mi chiedo se sia una cosa normale creare così tanti problemi a dei ragazzi, per un semplice tamburo, quando gli stessi cercano solo di stare assieme e divertirsi scegliendo la passione per la propria squadra, nella canicola di Roma in una domenica di fine luglio, ad una più piacevole gita al mare.

Marco Gasparri.