Livorno che viene da qualche battuta a vuoto, con mister Mutti subentrato a Panucci la squadra non ha ancora vinto e quella di questo pomeriggio sembra una tra le partite meno adatte per interrompere la serie negativa. Davanti c’è un Cagliari desideroso di riprendersi la prima posizione in classifica, del resto la squadra sarda è tra le più attrezzate per la promozione diretta ed in questo inizio di campionato sta mantenendo le aspettative.

Livorno che risponde un po’ tiepidamente all’evento, in curva c’è il solito bel gruppo di ultras al centro, ma negli altri settori ci sono troppi vuoti: una pizza del genere ha altre tradizioni e lo spettacolo sulle gradinate non può e non deve essere questo. Onore ai presenti che oltre a metterci la faccia ci mettono pure tanto impegno e tanta costanza, mi riferisco soprattutto agli ultras della Curva Nord che presenziano in ogni occasione, cercando di regalare un po’ di colore ed un po’ di calore ad uno stadio altrimenti avvolto nel mutismo. Chi resta a casa a guardarsi la partita sul divano oppure preferisce altri lidi, non può criticare a priori. Poi è ovvio che ognuno ha la propria idea sulla dirigenza, sulla squadra e sul momento attuale del calcio italiano, però occorre ritrovare quella appartenenza alla maglia e alla città tanto sbandierata nel passato ed ora chiusa temporaneamente in un cassetto. Fortunatamente c’è ancora chi questo cassetto non l’ha minimamente aperto.

Tifosi ospiti, perché di tifosi dobbiamo parlare, che si presentano in ottimo numero, ma del resto in Toscana ci sono tanti sardi che non perdono occasione per seguire la propria squadra in una trasferta che può essere l’occasione buona per il rilancio della squadra.

Nonostante l’assenza degli ultras provenienti dalla Sardegna, i tifosi presenti nel settore ospite dell’Armando Picchi riescono a fare gruppo abbastanza bene, compattandosi a centro settore ed abbozzando pure una piccola coreografia nel momento dell’ingresso in campo delle squadre, con bandierine e palloncini rosso-blu. Niente di esagerato, comunque si nota una certa verve, una attitudine al colore che certamente risiede più nell’essere ultras, ma evidentemente certi insegnamenti e certi comportamenti sono stati recepiti alla meglio.

Per quanto riguarda l’incitamento, bisogna sempre tenere in chiara considerazione che gli ospiti sono tifosi o poco più, perciò qualche coro viene lanciato ma naturalmente il tutto è abbastanza disorganizzato. Alcuni tifosi pensano comunque di darci dentro, perciò in alcune fasi della partita qualche coro riesce pure bene, anche se ovviamente le pause ci sono e sono pure abbastanza prolungate.

Da segnalare un paio di messaggi da parte degli ospiti per il capitano Dessena, vittima di un brutto infortunio nella partita giocata contro il Brescia.

Valerio Poli.