La scelta di questa partita arriva da lontano, dal consiglio del sempreverde Meloni che mi caldeggiava i da me mai visti tifosi siciliani, possibilmente in una trasferta lontana.

Dalle pagine del vecchio “Supertifo”, dei sancataldesi ricordo con particolare simpatia il COMMANDO NEUROPATICO, nome davvero unico nel panorama ultras italiano. Non di meno mi ha sempre suggestionato quella curva “vecchio stampo” in uno stadio retrò con il campo in terra battuta che faceva da teatro delle loro gesta.

Scelgo dunque di andarli a vedere nella trasferta di Torre del Greco dove avranno di fronte la valida tifoseria della Turris che di certo non ha bisogno di presentazioni. Arrivo nella città del corallo con un paio di ore di anticipo ed ho così l’occasione di ammirare i vari murales che sottolineano la presenza sul territorio e il connubio con esso degli ultras.

Mi aspetto un buon numero di persone allo stadio, anche se la Turris pur al secondo posto nel girone, insegue una capolista Bari che ad inizio anno ha speso cifre davvero folli per la categoria. Al contrario la Sancataldese, dopo un inizio abbastanza positivo, appare un po’ in calo ed attualmente si trova in piena zona play out in coabitazione con Città di Messina, Locri e Roccella.

A smorzare l’ambiente corallino è sopraggiunta, dopo un paio di settimane di coma, la recente scomparsa di Francesco Panariello, 35enne vittima di un incidente stradale alla vigilia di Natale.

Entro sul rettangolo verde a venti minuti dal calcio d’inizio, simultaneamente ai circa trenta tifosi che nel settore ospiti appendono l’unico striscione che da ben ventidue anni contraddistingue il loro movimento ultras: un bel traguardo per una tifoseria in un paese di poco superiore ai ventiduemila abitanti nel centro della Sicilia.

I padroni di casa affollano il vecchio ma caro “Liguori” in circa mille unità con una buona parte ultras che prende posto al centro del settore distinti, sventolando tre bandieroni per salutare l’ingresso in campo delle squadre. Gli OLD SCHOOL, più defilati rispetto agli altri, espongono “CIAO FRANCESCO” e sventolano il bandierone.

Nella prima parte di gara i corallini non deludono le aspettative ed effettuano un tifo di notevole intensità e valore come è nelle loro caratteristiche, contraddistinto da diversi battimani ed un continuo sventolio di bandiere (bella quella con sopra scritto TORRE DEL GRECO).

Alla mezzora ci pensa bomber Celiento a riscaldare l’ambiente segnando una doppietta in appena otto minuti, facendo esultare con molta foga tutto lo stadio in particolar modo la parte ultras che si accende maggiormente, cosa che avviene letteralmente con un potente fumogeno arancione a irrobustire il colore dei tre bandieroni sempre al vento.

Gli ospiti in questa prima frazione tifano e provano a farsi sentire sebbene la famosa vetrata che crea più di qualche problema alle tifoserie ospiti in loco, soprattutto a quelle non numerose. Molto belli i battimani ma anche le pause ci sono e intelligentemente, sopperisco coreograficamente agitando le sciarpe in aria. Encomiabili quando sul 2-0 per i padroni di casa, continuano ad effettuare battimani ed incitare la squadra come se nulla fosse.

Nel secondo tempo la musica cambia totalmente: incuranti del risultato, della vetrata e del numero, prendono a tifare con una buona continuità, dapprima effettuando diversi battimani e subito dopo passando alla goliardia, effettuando cori tutti abbracciati fino a dividersi in due gruppi che si dirigono all’estremità del settore per poi riunirsi al centro. Praticamente non smettono più di cantare, l’apice poco prima della mezzora con una bellissima sciarpata, ripetuta per ben tre volte.

La partita in campo termina con la vittoria dei padroni di casa per 2-0, ma quando le due squadre vanno sotto i rispettivi settori ci sono solo applausi. Applauso anche da parte mia alle due tifoserie che mi hanno molto divertito.

Testo di Marco Gasparri.
Foto di Marco Gasparri e Salvatore Varo.

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