In questa domenica si disputa  una delle più importanti partite della serie D nel panorama nazionale. Non solo dal punto calcistico, visto che Turris e Torres volano verso i piani alti della classifica, ma anche dal punto di vista degli spalti, che è la cosa che interessa più a noi.  Due tifoserie storiche, dagli anni ’80 ad oggi, che pur navigando spesso tra campionati semiprofessionistici  e dilettantistici, si sono sapute sempre ritagliare il giusto spazio in Italia.

Un nutrito gruppo arriva dalla lontana Sardegna e occupa il settore ospiti del Liguori posizionandosi dietro le varie pezze appese in vetrata. Una cinquantina circa, offrono un’impronta ultras evidente ed interessante. Compattati nel fastidioso settore ospiti, nonostante il numero si fanno notare e sentire spesso e volentieri. Complimenti a loro, per la loro presenza, considerando che nella storia ultras, dagli anni ’70 ad oggi, non è mai stata agevole la trasferta dall’isola e viceversa.

Il resto dello stadio offre un buon colpo d’occhio. Circa 1.200 gli spettatori. La classifica sta facendo evidentemente bene al pubblico di casa. Un bel vedere la gradinata, compattata centralmente dietro lo striscione “Torre del Greco” appeso in vetrata. Iniziano la loro prova con cori secchi davvero potenti e proseguono tutta la partita con un incitamento deciso, caratterizzato visivamente da un settore ordinato e compatto. Grazie a queste prerogative, le mani alte e i treni risultano davvero un bel vedere, mentre a restituire un tocco di colore, ci pensano bandieroni e fumoni rossi che, con il cielo cupo di oggi, danno quel sapore un po’ vintage al tifo.

La partita in campo va di pari passo con le emozioni sugli spalti. Alla fine la Turris la spunta con due goal nel finale, e tutto lo stadio esplode per una vittoria insperata. Festa fra i tifosi biancorossi per questi tre punti d’oro, festeggiati con la squadra idealmente abbracciata ai tifosi sotto il settore. Molto meno da festeggiare per la tifoseria ospite a cui però va dato ampio merito per la trasferta: portare dalla Sardegna e in serie D un tale numero di sostenitori non è da tutti, a conferma che questa tifoseria, nonostante i tanti campionati anonimi, continua a difendersi onorevolmente all’interno del panorama ultras.

Gian Marco D’Istria