Difficile per una tifoseria trovare le motivazioni giuste per affrontare la serie D, a meno di non venir inseriti in un girone con altre squadre blasonate. Non è questo il caso del Rimini, tifoseria navigata che si trova appunto a ripartire dai dilettanti.

Avversario del Rimini è il Tuttocuoio fresco di dolorosa retrocessione, retrocessione che ha fatto sì di poter tornare a giocare nel campo sportivo di Ponte a Egola ed abbandonare il Mannucci di Pontedera, che li aveva ospitati nelle partite interne della scorsa stagione.

Un ritorno a casa gradito ma imposto dalla nuova categoria, la tifoseria neroverde sembra comunque non gettare la spugna e riparte insieme alla squadra. I numeri son quelli di sempre, inutile pensare a folle oceaniche, Ponte a Egola è solamente un paesone ed è già tanto che alcuni intrepidi seguano attivamente la squadra.

Ad inizio partita il settore destinato agli ospiti è deserto, la tifoseria di casa si presenta in un angolo dell’unica tribuna in muratura ed apre le danze con uno striscione, poi parte con il tifo che si trascina per lunghi tratti della partita. Qualche coro a ripetere, altri più prolungati, il sostegno alla squadra neroverde non è affatto male, anche se manca completamente l’apporto degli altri sportivi presenti. Da menzionare pure l’accensione di quattro fumogeni nella seconda frazione di gioco ed il tifo che, pur con qualche pausa, riesce ad arrivare fino al termine dell’incontro.

Gli ospiti si presentano proprio sul finire della prima frazione e si vanno ad aggiungere ad alcuni tifosi appartenenti ai club biancorossi precedentemente arrivati allo stadio. Il tifo riminese dura perciò solo quarantacinque minuti, tempo che basta ai presenti per farsi sentire ed apprezzare. Sono una trentina di ultras che, tra alti e bassi, sostengono la squadra e sembrano pure divertirsi, magari qualcuno si concentra un po’ troppo sul portiere avversario ma in definitiva il tifo non scema mai del tutto. Un bandierone, un paio di torce e qualche bandierina sono le armi in mano ai biancorossi che non vengono aiutati dal fattore meteo, visto che praticamente piove per tutta la durata della partita.

In campo, vittoria degli ospiti e squadre che vanno a scambiare i saluti sotto i rispettivi settori, anche gli sconfitti tributano alla squadra il giusto omaggio.

Valerio Poli.