Allo stadio Friuli di Udine, nome che meglio di quello di uno sponsor identifica la storia dell’impianto, il popolo che lo abita, le storie anche tragiche che esso ha vissuto come quella del terremoto o dell’emigrazione, si incontrano Udinese e Bologna. Si gioca in una domenica pomeriggio ore 15.00 e in un campionato ormai sempre più spalmato su tutti i giorni e tutti gli orari, per mancanza d’abitudine finisce per spiazzare quasi come il più assurdo degli orari. Per l’occasione sono 20.786 gli spettatori presenti secondo i dati ufficiali del club, nei quali sono notoriamente conteggiati anche gli oltre 12.000 abbonati, quindi il numero è sempre suscettibile a discrepanze rispetto alla realtà.

I bianconeri di casa arrivano dalla sconfitta in trasferta contro la Juventus, i bianconeri nati dopo come ci tengono spesso a sottolineare con orgoglio i friulani. La trasferta allo Juventus Stadium è stata disertata di comune accordo dai gruppi della Curva non solo per i livelli osceni a cui è giunto in loco il caro-prezzi (ben 47 euro erano infatti necessari per l’acquisto del settore ospiti), ma anche per le modalità d’acquisto e per la pervasività e dell’invasività dei controlli e pure dei controllori.

Quest’oggi invece la Curva Nord presenta pochissimi spazi vuoti, la parte più attiva del tifo si concentra, come un po’ ovunque capita, al centro del settore. Tante le bandiere mentre le pezze sono difficili da distinguere in quanto parzialmente coperte dai cartelli pubblicitari. Ottimo il tifo dal punto di vista vocale, molto intenso e anche con qualche offesa contro i bolognesi prontamente rispedita al mittente senza troppa nostalgia o riguardi per quel passato in cui le due tifoserie errano gemellate. A fine gara, nonostante la sconfitta in campo e l’arbitraggio discusso, con tanto di controversie passate al setaccio del Var senza dipanare le polemiche, salutano l’uscita di scena della squadra con diversi applausi.

Da Bologna arrivano con una decina di pullman, van e macchine private, poco più di 800 tifosi, una piccola parte dei quali si sistema anche in tribuna, adiacente al settore ospiti. Lasciano vuote le prime file e ogni gruppo tiene a mano le proprie pezze, anche se qualcuna viene appesa anche in vetrata. Anche per loro tifo sempre continuo con pochi attimi di pausa e alcuni lanciacori che, supportati dal tamburo, dirigono ottimamente tempi e ritmi dei cori. Il Bologna come già accennato vince, in rimonta per 2-1 e alla fine, sotto una leggera pioggia, tutta la squadra festeggia lanciando le maglie a quei tifosi saliti sopra le vetrata per ringraziarli del supporto ricevuto.

Luigi Bisio