A Pietra Ligure si gioca l’ultimo atto della stagione del campionato di Promozione della Liguria. Ad affrontarsi, per la finale playoff che vale la promozione diretta in Eccellenza, i padroni di casa e l’Albenga. Al Pietra Ligure, forte della seconda posizione ottenuta in campionato, basterebbe anche un pareggio per ottenere il tanto agognato traguardo, ma l’Albenga, e soprattutto i suoi tifosi, hanno promesso battaglia e quindi si preannuncia una vera e propria sfida infuocata.

I giorni che hanno preceduto la partita sono stati densi di polemiche a causa della richiesta, da parte della società ospitante, di anticipare la finale, prevista inizialmente per domenica, a sabato 7 Maggio alle ore 18 (poi spostata definitivamente alle 18.30). I sostenitori ingauni, nonostante l’orario piuttosto sfavorevole, hanno comunque cercato in tutti i modi di coinvolgere quanta più gente possibile a seguire le sorti dell’Albenga in questa delicatissima trasferta, affiggendo, nottetempo, anche un enorme striscione con la scritta “TUTTI A PIETRA” in prossimità di una delle vie principali della città. Striscione che però è stato rimosso, di buon mattino, dalle fin troppo zelanti istituzioni locali.

Al “De Vincenzi” la cornice di pubblico è comunque notevole. I tifosi e gli appassionati occupano l’intera tribuna dell’impianto sportivo e gli Ultras Albenga, con l’enorme striscione “INGAUNI AL SEGUITO” si sistemano nella parte destra della stessa.

All’ingresso i controlli sono molto accurati. Ci sono diverse automobili dei carabinieri parcheggiate davanti allo stadio ed il settore degli Ultras verrà tenuto costantemente sotto controllo dalla macchina fotografica di un agente in borghese presente sul campo di gioco.

Per la squadra di casa non è presente alcun genere di tifoseria organizzata.

Prima del fischio di inizio gli ingauni espongono uno striscione con la scritta “5-05-92: NOI NON DIMENTICHIAMO!!! ALBENGA SALUTA BASTIA”, chiaramente dedicato alla tragedia di Furiani, località della Corsica vicino Bastia, avvenuta nel corso di una semifinale di Coppa di Francia tra la squadra corsa e l’Olympique Marsiglia. In quell’occasione una delle tribune dello stadio crollò causando la morte di 18 persone e oltre 2300 feriti. Alla fine la partita non venne neanche disputata e venne annullato anche l’eventuale recupero e la successiva finalissima di Parigi. Un bel gesto, che evidenzia ancora una volta la stima ed il rispetto che legano la tifoseria ligure a quella del Bastia.

All’ingresso in campo delle squadre, gli Ultras le accolgono sventolando numerose bandiere e accendendo un fumogeno. I calciatori bianconeri, prima di schierarsi in mezzo al campo, si dirigono sotto gli Ultras per ringraziarli della loro presenza anche oggi e per caricarsi a vicenda per questa sfida fondamentale. Insieme ai tifosi, in questo settore, sono presenti anche alcuni giocatori ingauni che non potranno prendere parte a questa partita.

Come di consueto l’apporto vocale è incessante ed i cori proposti, molto spesso, riescono anche a coinvolgere parte della tribuna dove sono sistemati altri tifosi (non ultras) della compagine ospite. È simpatico evidenziare, inoltre, come i bambini della scuola calcio dell’Albenga abbiano seguito la partita, insieme ai propri responsabili, nel settore degli Ultras, cercando anche di partecipare ai cori (un paio di volte, nel secondo tempo, hanno anche cantato uno dei ritornelli che sta andando per la maggiore in queste ultime settimane in gradinata e gli Ultras, per la loro evidente gioia, si sono subito accodati a gran voce) e sventolando continuamente alcune bandierine bianconere.

Si registrano anche diversi insulti nei confronti dell’allenatore del Pietra Ligure, individuato come uno dei responsabili dello spostamento della partita al sabato pomeriggio.

Sul campo la partita scorre con ritmi piuttosto alti, ma è verso la fine del primo tempo che succede davvero di tutto. Dopo un incursione in area, uno degli attaccanti del Pietra Ligure viene atterrato malamente dall’estremo difensore dell’Albenga. Per l’arbitro non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Il tiro dal dischetto, però, finisce sul palo e sul capovolgimento di fronte il direttore di gara assegna un nuovo calcio di rigore, questa volta per la squadra ospite. In questa occasione il tiro dagli undici metri viene realizzato e l’Albenga chiude il primo tempo in vantaggio per una rete a zero, scatenando l’entusiasmo della propria tifoseria.

Durante l’intervallo, intanto, arrivano anche i gemellati di Sanremo, che oggi, tra le altre cose, celebravano, presso il loro stadio, le vittorie delle squadra matuziana grazie ad una festa organizzata dalla società biancoazzura. Al termine dell’iniziativa una delegazione dei “Cani Sciolti Sanremo” si è subito messa in viaggio per raggiungere Pietra Ligure e assistere, per lo meno, al secondo tempo di questa finale, supportando gli Ultras dell’Albenga nel sostegno agli undici in campo.

La partita sul campo riprende, mentre i sostenitori sugli spalti continuano a farsi sentire. Al settimo minuto della ripresa l’Albenga raddoppia e la squadra, compatta, va a festeggiare sotto il settore della propria tifoseria. I decibel aumentano e c’è anche il tempo per omaggiare i tifosi della Sanremese presenti e per ricordare i ragazzi che non ci sono più ma, come giustamente sottolineato dai cori degli Ultras, sono comunque insieme a loro e cantano insieme a loro.

Sul rettangolo verde la squadra di casa attacca, ma inutilmente. Sembra quasi che i giocatori dell’Albenga abbiano eretto un muro davanti alla propria porta.

La tensione sugli spalti comincia a farsi sentire: evidentemente gli Ultras non vedono l’ora che la partita termini per festeggiare finalmente questa vittoria.

In pieno recupero viene anche omaggiato il presidente della squadra ingauna e, al triplice fischio, il settore degli Ultras Albenga esplode letteralmente per la gioia.

I giocatori festeggiano, si abbracciano, e poi corrono verso il settore dei propri tifosi per arrampicarsi sulla ringhiera e gioire insieme a loro. Le bandiere sventolano, l’entusiasmo è alle stelle, vengono lanciati cori per tutti gli autori di questa vittoria.

La promozione in Eccellenza, tanto sospirata, è finalmente arrivata.

Daniele Caroleo.