“RIPORTARE LE FAMIGLIE ALLO STADIO”. SI’ MA QUALE?
RISPETTO PER I TIFOSI ASCOLANI!!!

A pochi giorni dalla partita tra Cosenza e Ascoli non si hanno notizie sulla sede dell’incontro e sulla vendita dei tagliandi per il settore ospiti che è tutt’ora sospesa.

Lo slogan che viene continuamente e spasmodicamente ripetuto su giornali e televisioni dai vertici della Lega è quello di “riportare le famiglie allo stadio”. La realtà dei fatti è ben diversa. Per una partita del campionato nazionale di Serie B è impossibile organizzarsi, prenotare mezzi, sapere il luogo della partita e le modalità.
Una completa mancanza di rispetto per i tifosi intenzionati a fare qualche sacrificio per la propria squadra del cuore, già bistrattati dallo spezzatino del fine-settimana e dai sempre più frequenti match infrasettimanali.

Forse i calendari possono piegarsi alle volontà delle televisioni, i potenti del calcio possono comprare gli orari, i soldi possono spostare in Arabia Saudita la Supercoppa Italiana, ma… scusate l’inadeguatezza e la fede in valori che voi forse reputate fuori dal tempo, ma per noi è un vanto: la nostra dignità di tifosi, almeno quella, non è in vendita.