“A seguito delle vicende sportive e societarie inerenti la SS FORMIA CALCIO che in questo periodo si susseguono incessantemente a mezzo stampa o tramite comunicazioni a carattere più o meno ufficiale, precisiamo quanto segue:

Il nostro unico e solo obiettivo – dichiarato – è la liberazione della prima squadra della Città di Formia dalla attuale dirigenza, dal volto invisibile (almeno da queste parti) ma dal pedigree di razza, da più di un decennio allegramente ed impunemente all’opera lungo lo Stivale, da Mestre a Macerata, passando per Isernia , Rieti , Imola, Ercolano, Fratta e Pozzuoli.

Una società che ora dichiara che “Al primo posto viene messo il gradimento ed il rispetto per i tifosi e l′intera città di Formia” , quando nei suoi quattro mesi di regno ha prodotto il nulla sportivo, fatto di continui tesseramenti ed avvicendamenti di calciatori e tecnici , sempre alle prese con problemi di natura economica.

Una società che qualora noi dovessimo manifestare il nostro “interesse nel seguire e sostenere il nuovo progetto sportivo del Dott. Anelli, sarebbe disponibile a fare non uno ma dieci passi indietro, perché ritiene che due società di una certa importanza nella medesima piazza sarebbero troppe e di difficile coesistenza”. E allora facciamo chiarezza una volta per tutte:

⁃              noi “manifestiamo interesse” solo per la SS Formia Calcio;

⁃              noi vogliamo che il nome di questa gloriosa società non venga ulteriormente infangato, vilipeso e soprattutto usato da soggetti dei quali facciamo davvero fatica a comprendere il nobile scopo che li abbia fatti approdare qui;

⁃              noi ci chiediamo , a proposito di coesistenza, come sia possibile che possano coesistere l’idea di calcio (e sport in generale) con costoro il cui unico interesse è attualmente “guardarsi intorno per valutare attentamente in quale città trasferire il proprio titolo sportivo”, questo perché in fondo (per loro) è solo un altro giro sulla giostra anche e soprattutto in virtù di un regolamento, figlio della moderna concezione “del pallone a tutti costi”, che consente ignobili compravendite/ trasferimenti di titoli sportivi al miglior offerente, soprattutto a certi livelli.

Trasferirsi altrove , in piazze con meno aspettative è la loro risposta e ciò la dice lunga sulla non-progettualità a cui si andrebbe incontro per l’ennesima stagione, non dimenticando però che l’immobilismo ed il nullo interesse dell’imprenditoria locale hanno spalancato le porte a questi esotici avventurieri del pallone per i quali crediamo proprio sia giunto il momento di abbandonare la nave che hanno definitivamente condannato al triste naufragio.

Noi vogliamo che Liberiate la SS Formia Calcio !”