In mostra a Parigi, fino al 22 settembre, la mostra «Ultras Girls, Ultras libere» con foto di Giovanni Ambrosio e ricerche di Sebastien Louis. La mostra è una ramificazione di «We Need No Education», un ritratto della gioventù nordafricana attraverso il prisma della cultura Ultras.

Questo Capitolo 1 focalizza l’attenzione sulle donne all’interno dei Winners, gruppo del Wydad di Casablanca, in Marocco. I Winners, nati nel 2005, sono uno dei principali gruppi della scena ultras africana che dal 2012 ha deciso di allontanare le donne a causa di non meglio precisati “problemi in Curva”, “problemi” che scatenano risse, situazioni che si riferiscono in generale ai luoghi comuni delle rappresentazioni femminili nella vita fuori dallo stadio.
Le donne non hanno quindi potuto far altro che prendere atto di una decisione comunque paradossale per quelli che sono i valori di un gruppo: da un lato la decisione collettiva tenuta in grande considerazione tra gli ultras, dall’altro si nega la libertà individuale di essere ultras, libertà che è un caposaldo di questo mondo. Di fronte alla massa maschile totalmente impegnata nell’adesione ad una ortodossia virile, identitaria, religiosa e ultras spesso banalizzante, le donne individualmente adottano stratagemmi per affermare la loro libertà: un travestimento mirante a minimizzare i tratti femminili e una posizione ai margini della curva, in modo da non perdere nulla della propria grande passione per la squadra. Anzi il contrario.

Fotografie di Giovanni Ambrosio
Ricerca di Sébastien Louis
Espace  Beaurepaire, 28 rue Beaurepaire, Parigi 10.
Fino al 22 settembre 2019.