Gli Ultras Milano, gruppo al seguito della squadra di basket, attraverso la propria pagina social hanno voluto porre l’attenzione sulla censura subita da un proprio striscione. Uno striscione di pura vicinanza a due ragazzi in questo periodo alle prese con diffide e pesanti strascichi penali a causa della contestata violazione di un daspo che, secondo le parti in causa, non è nemmeno avvenuta. Al di là delle specificità che sarà il giudice ad accertare, la censura dello striscione in questione ha lasciato l’amaro in bocca ai suoi autori in quanto non conteneva nessuna offesa a controparti di sorta, polizia, questori, giudici, ecc. ma era pure e semplice vicinanza ideologica a degli amici che vivono un momento di personale difficoltà. Ricevere censura per questi messaggi, significa forse che nemmeno più la solidarietà umana può filtrare attraverso le maglie del controllo sociale repressivo, che negli ultimi tempi (vedasi anche la ridicola strumentalizzazione degli striscioni per Federico Aldrovandi) dunque è diventato sovversiva persino una micro-rete di amicizia, di affetto e di supporto sia esso materiale o anche solo ideale.