Un tempo si sognava di diventare presidenti della propria squadra del cuore solo sperando in un tredici al Totocalcio o in un Superenalotto.
Un tempo il calcio si viveva in maniera diversa e viscerale, non c’erano televisioni, non c’erano scommesse sportive, anticipi o posticipi, telecamere. Se volevi vivere il calcio andavi allo stadio e se volevi seguire anche le altre partite, che si giocavano tutti in contemporanea alle 15, ti portavi la radiolina.

Oggi il calcio è un mix di novità, tecnologie, business, leggi assurde, tanta tattica in campo e poco agonismo.

La nostra generazione è una di quelle che ha avuto la fortuna di vivere la fine degli anni belli, quelli dove il calcio significava davvero ancora tanto, per tutti: tanto in termini di passione e sostegno e non di affari e interessi.
Oggi ci ritroviamo quella “malattia” infettataci tempo fa ma vissuta in un mondo quasi completamente differente, dove si combatte contro tutto e tutti per mantenere inalterati certi equilibri e certi valori.
Dove si combatte così tanto, che addirittura senza fare il tredici diventi il presidente o un socio della tua squadra del cuore.

Ma ci sono alcune cose che la natura non potrà mai cambiare, quello che nasce tondo non potrà mai diventare quadrato, e noi che da sempre siamo nati ULTRAS resteremo dentro le viscere sempre e solo ULTRAS.

Semplicemente perché è l’unica cosa che ci fa sentire davvero vivi, quel magico rullo di tamburi, quel sapore acre di fumogeni, quei boati che rimbombano in tutta la città, la bandiere che sventolano fiere ed orgogliose al cielo, resteranno per sempre gli strumenti che ameremo usare.

E importa poco se il risultato non ti aiuta, tu sei già lì, pronto a pensare a vincere la prossima partita.
Perché la prossima, costi quel che costi BISOGNA VINCERLA!

SOGNAMMO TALMENTE FORTE,
PER AMORE DELLA CITTA’,
CHE LA FANTASIA UN GIORNO,
UCCISE LA REALTA’!

IL FASANO SIAMO NOI.